Pensionamenti del personale della scuola a partire dal 1° settembre 2009: domande entro il 26 gennaio

23.12.2008 11:59

Nel pomeriggio di ieri, 22 dicembre, si è tenuto presso il MIUR un incontro sulle problematiche relative al collocamento in quiescenza (dal prossimo 1° settembre) del personale dirigente, docente ed ATA.

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Domande di collocamento in quiescenza

L'Amministrazione ha preannunciato l'intenzione di emanare a breve - entro la fine dell'anno - il decreto che fisserà al 26 gennaio 2009 (posticipando, così, la consueta scadenza del 10 gennaio) il termine per la presentazione delle domande di pensionamento: anzianità, vecchiaia, "part time e pensione", proroga della permanenza in servizio per il personale che abbia raggiunto i 65 anni di età. Per questi ultimi dipendenti restano comunque applicabili, in quanto "legge speciale", i commi 2 e 3 dell'art. 509 del decreto legislativo 297/94 che prevedono il diritto alla permanenza in servizio non oltre il settantesimo anno di età, qualora la proroga sia necessaria per il raggiungimento dell'anzianità minima richiesta per il diritto a pensione ovvero di quella massima (40 anni).

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Disposizioni ex lege 133/08, art. 72

E' ancora in corso il confronto tra Organizzazioni Sindacali e Dipartimento della Funzione Pubblica circa l'applicazione di quanto stabilito dal suddetto art. 72: conseguentemente, sarà diramata soltanto a gennaio 2009 la specifica direttiva, con l'indicazione dei criteri cui dovranno attenersi i Dirigenti Scolastici - e per questi ultimi i Direttori Generali Regionali - qualora intendano disporre il "non accoglimento" delle domande di trattenimento in servizio (dopo il compimento dei 65 anni) o il collocamento "forzoso" in pensione del personale che abbia maturato i 40 anni di contribuzione.

Come già evidenziato più volte, sono rilevanti le specificità del "settore scuola" rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni, sia per quanto riguarda la diversa "tempistica" per il collocamento a riposo (da raccordare con le procedure di avvio dell'anno scolastico), sia per la complessità che comporta l'accertamento dell'avvenuta maturazione del requisito contributivo di 40 anni.

Si ricorda, peraltro, che per l'eventuale "pensionamento d'ufficio" l'Amministrazione ha l'obbligo di assicurare ai destinatari un preavviso di almeno sei mesi.

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Le richieste della CISL Scuola
 
La CISL Scuola, nel corso dell'incontro

  • ha espresso l'avviso che la valutazione discrezionale delle richieste di permanenza in servizio debba esercitarsi nell'ambito di un quadro di riferimento con rilevanza oggettiva;
  • ha rivendicato "tempi congrui" per l'attivazione e lo svolgimento delle procedure di verifica dei requisiti contributivi, che devono assicurare una rilevazione certa dei servizi svolti e soddisfare anche l'esigenza di una corretta e tempestiva informazione al personale coinvolto;
  • ha chiesto che siano fornite adeguate garanzie di trasparenza, equità ed uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale.