I nuovi "Centri di istruzione per gli adulti". Gli esiti del primo incontro, in materia, al MPI

13.03.2007 14:29
Categoria: Istruzione Adulti

Venerdì scorso, 9 marzo, si è svolto presso il MPI il primo incontro circa l'attuazione del comma 632 (istituzione dei "Centri di istruzione per gli adulti") dell'art. 1 della Finanziaria 2007.

L'Amministrazione ha presentato, preliminarmente il monitoraggio EDA relativo all'a.s. 2005/06. I dati  completi - insieme al rapporto di sintesi - saranno disponibili a breve sul sito INDIRE, alla voce EDA.

L'incontro è servito ad evidenziare le problematiche da affrontare ai fini dell'emanazione del decreto applicativo della finanziaria.

Questi i nodi da affrontare in una logica di processualità:

  • attribuzione dell'autonomia amministrativa, organizzativa e didattica ai CTP e ai corsi serali;
  • organici;
  • mobilità e requisiti di accesso al ruolo;
  • risorse.

Riguardo il primo punto, l'Amministrazione ha affermato che la citata attribuzione potrà avvenire con le regole del dPR 233/98 ("riorganizzazione della rete scolastica"), di competenza delle Regioni che, perciò, dovranno essere attivamente coinvolte. Circa i parametri che sottendono al dimensionamento dell'autonomia si sono individuati i corsi finalizzati ad un titolo di studio (150 ore, corsi serali con diploma conclusivo, certificazione di competenza della lingua italiana, assolvimento dell'obbligo di istruzione); non si prenderanno in considerazione, invece, i corsi brevi e modulari. 

L'organico sarà costituito dall'aggregazione dell'attuale organico EDA e dall'organico del biennio dei corsi serali.

Per quanto riguarda il terzo punto (mobilità e requisiti di accesso al ruolo), l'Amministrazione intende privilegiare quegli operatori - dirigenti scolastici, docenti e ATA - provenienti dal settore.

Infine, le risorse. In proposito, sono emerse tutte le criticità: 1) l'autonomia di un "Centro di istruzione per gli adulti" sarà possibile alla condizione di togliere la medesima ad un'istituzione scolastica già funzionante; 2) gli organici, del tutto insufficienti rispetto alla domanda, restano invariati; 3) le risorse finanziarie non sono ancora definite.

L'Amministrazione, pur con tutte le descritte difficoltà

  • ha espresso la volontà di procedere ad un confronto serio e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali al fine di costruire le condizioni di fattibilità di questa forte innovazione;
  • ha comunicato il tentativo, attraverso il sistema informativo, di simulare l'istituzione di uno o più "Centro" in ogni provincia.

La CISL Scuola - pur apprezzando l'importanza di questa innovazione come opportunità di risposta vera ad un'emergenza sociale e garantendo il proprio contributo di riflessione e proposte all'avviato nuovo percorso processuale in materia - ha espresso alcune significative perplessità:

  • manca nel "quadro" delineato un riferimento normativo al cosiddetto "lifelong learning" (la "formazione lungo tutto l'arco della vita");
  • serve un clima di forte collaborazione tra Stato e Regioni che, attualmente, non si riesce ad intravedere;
  • non c'è un investimento di risorse professionali e finanziarie funzionali ad implementare l'offerta formativa per gli adulti.