Progressioni di carriera personale ATA, la CISL Scuola ribadisce la richiesta di ammissione dei facenti funzione non laureati

30.05.2021 10:39

Nel pomeriggio di venerdì 28 maggio si è tenuto il primo incontro di confronto fra Amministrazione e Sindacati sulle Progressione di carriera per il personale amministrativo facente funzione di DSGA. La bozza di Decreto presentato dal Ministero è stata predisposta in applicazione delle disposizioni di cui all'art.2, comma 6, del Decreto Legge 126/2019, che consente alle Pubbliche Amministrazioni l'attivazione di procedure selettive per la progressioni tra le aree, riservate al personale di ruolo in possesso del titolo di studio previsto per il profilo di destinazione. A tale criterio si è attenuta rigidamente l’Amministrazione, nonostante la richiesta, reiterata in più occasioni dalla CISL Scuola, di includere nelle procedure di progressione anche il personale che da anni svolge funzioni di DSGA pur non avendo il titolo di laurea. Si tratta di personale che, avendo garantito per un considerevole lasso di tempo la regolare funzionalità degli uffici di segreteria, ha pure acquisito sul campo un livello di competenza di cui appare giusto e doveroso tenere debito conto.
La CISL Scuola ha pertanto stigmatizzato con forza la mancata previsione di una partecipazione di tale personale alla procedura di progressione, ribadendo la richiesta di ammissione per quanti, pur non in possesso di laurea, possano far valere almeno un triennio di svolgimento delle mansioni di DSGA, analogamente a quanto avvenuto per la partecipazione al concorso ordinario. Ciò anche in considerazione del fatto, ai limiti del paradosso, che nel prossimo anno scolastico, stante l’elevato numero di posti vacanti nell’organico dei DSGA, l’Amministrazione sarà costretta ancora una volta ad avvalersi degli stessi assistenti amministrativi cui oggi viene negata la possibilità di partecipare alla progressione di carriera.
Con riferimento ai contenuti della bozza di decreto illustrata, la Cisl Scuola ha chiesto:

  • una riduzione del numero di quesiti ed un contemporaneo ampliamento del tempo a disposizione degli aspiranti per le risposte
  • una diversa articolazione dei quesiti, orientandoli prevalentemente alla verifica delle competenze rispetto allo svolgimento delle attività proprie del Dsga piuttosto che all’ambito delle nozioni di carattere normativo
  • la pubblicazione preventiva della banca dei quesiti
  • la modifica della tabella di valutazione, riservando ai titoli (compresi il servizio) la maggior parte del punteggio
  • una valorizzazione significativa del punteggio assegnato al servizio prestato nella funzione superiore.

L'Amministrazione si è riservata un’attenta valutazione delle osservazioni avanzate, aggiornando l'incontro a venerdì 4 giugno p.v..