Il disagio e la protesta dei precari che manifestano a Roma il 2 settembre

31.08.2020 11:32

Anni e anni di politiche sbagliate in materia di reclutamento degli insegnanti hanno prodotto un continuo aumento del ricorso al lavoro precario. Con un approccio di stampo ideologico, governi e maggioranze di vario colore hanno continuato a inseguire modelli falsamente meritocratici, ripetutamente smentiti dai fatti, disattendendo direttive europee, ignorando proposte sorrette da ragionevolezza e buon senso. Anche quest’anno, quando sarebbe stato particolarmente importante per la scuola poter organizzare il lavoro disponendo da subito e in modo stabile del personale necessario, si riescono a coprire solo in minima parte le nomine in ruolo autorizzate e si dovrà giocoforza ricorrere a moltissimi contratti di supplenza, sicuramente non attivabili entro il 1° settembre.
Comprensibile il disagio che alimenta la protesta del personale precario, con iniziative come quella che dopodomani, 2 settembre, si svolgerà a Roma, della quale condividiamo in gran parte le ragioni e cui non mancherà il sostegno della CISL Scuola, nel pieno rispetto dell’autonomia dei soggetti che promuovono la manifestazione.
Contrastare la precarietà, attraverso politiche del reclutamento che riconoscano adeguatamente anche il valore dell’esperienza di lavoro, è un obiettivo al quale la CISL Scuola ha dedicato e dedica un forte impegno, sostenuto dall’indicazione di precise proposte. Chiediamo che il tema sia finalmente affrontato in un’ottica di sistema, in stretta connessione con quello della formazione iniziale e in servizio del personale docente, tutti elementi imprescindibili di un reclutamento davvero efficace, rispettoso dei diritti di chi lavora e funzionale alle esigenze di qualità del servizio, cui anche la stabilità del lavoro contribuisce in modo significativo.

Roma, 31 agosto 2020

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola