CPIA: incontro sullo "Schema di Regolamento"

11.02.2011 14:26

Si è svolto - in mattinata, al MIUR (Direzione generale per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni) - l'incontro, richiesto unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali, riguardante lo schema di regolamento dei Centri Provinciali d'Istruzione per gli Adulti (CPIA).L'occasione è servita anche per conoscere il nuovo direttore generale che, nella sua introduzione, ha espresso l'auspicio di 

instaurare con le Organizzazioni Sindacali relazioni connotate da costruttiva collaborazione.

Nel merito, le delegazioni presenti sono state informate che lo schema di regolamento, esaurito l'iter istituzionale (pareri sia delle competenti Commissioni di Camera e Senato sia del Consiglio di Stato), è stato trasmesso - lunedì scorso, 7 febbraio - al Dipartimento per l'Istruzione e al Gabinetto del Ministro; il provvedimento sarà successivamente inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione.

Il testo presentato, ricalcando le scelte di fondo adottate in prima lettura, recepisce alcune osservazioni e/o modifiche avanzate dalle Commissioni parlamentari competenti, dalla CISL Scuola e dalle altre Organizzazioni Sindacali.

Di seguito, in sintesi, le principali modifiche apportate.

  • I termini di avvio del funzionamento dei CPIA sono differiti "a partire dall'a.s. 2011/12 ed entro l'a.s. 2012/13".
  • L'offerta formativa è estesa, oltre al liceo artistico, agli altri percorsi liceali attraverso gli accordi di rete di cui all'art. 7 del dPR 275/99.
  • Si specifica che gli adulti stranieri in possesso di titoli di studio possono iscriversi ai corsi di "alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana"che saranno istituiti nell'ambito delle normali attività programmate dai Centri.
  • Sul piano organizzativo sono previste "linee guida" a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri medesimi, con particolare riferimento ai criteri e alle modalità di definizione degli strumenti di flessibilità.
  • Sono espressamente previste misure nazionali di sistema per l'aggiornamento del personale (dirigenti, docenti e ATA) dei Centri.
  • Nell'ambito dell'assetto didattico è rideterminato l'orario complessivo obbligatorio:  primo livello, 2° periodo - 70% dell'ordinamento diurno; secondo livello, 1° periodo - 50% dell'ordinamento diurno relativo alle singole aree di indirizzo; secondo livello, 2° e 3° periodo - 70% dell'ordinamento diurno relativo alle singole aree di indirizzo.
  • Si riduce complessivamente l'organico, elevando il rapporto allievi/docenti: occorrono, ora, 160 studenti per l'assegnazione di 10 docenti (e non più 120).
  • L'avvio del nuovo assetto didattico e organizzativo sarà graduale e accompagnato da progetti assistiti a livello nazionale.
  • Centri diventeranno riferimenti diretti per l'obbligo d'istruzione, mentre il triennio resterà in capo alle istituzioni scolastiche dove sono istituti i corsi serali.
  • Sono fatti salvi i 75 Centri già istituiti.

La CISL Scuola, nel corrispondere all'invito del direttore generale per corrette e proficue relazioni sindacali:

  • ha espresso preoccupazione in ordine alla limitazione dell'offerta formativa finalizzata al solo conseguimento dei titoli riferiti al primo livello di apprendimento, preferendo la versione contenuta nel testo approvato in prima lettura che consentiva la gestione diretta dell'intera gamma di percorsi formativi (primo ciclo d'istruzione, obbligo di istruzione, diplomi);
  • ha denunciato con forza l'ulteriore aumento del parametro di determinazione dell'"organico docente" (con conseguente "assottigliamento" dello stesso);
  • ha espresso soddisfazione per la scelta di estendere l'offerta formativa ai percorsi liceali e di intestare ai CPIA la programmazione dell'offerta di corsi di lingua italiana agli stranieri, soprattutto a seguito del riconoscimento dei nuovi Centri quali sedi di svolgimento dei test per la conoscenza della lingua italiana.