Misure straordinarie per i precari (docenti): elenchi prioritari ex D.M. 82 - Disponibile la funzione per le convocazioni

17.12.2009 15:31

Il MIUR - con l'odierna nota prot. n. 19232 (e in riferimento alla precedente prot. 18638 del 4.12.2009) - comunica che la funzione per la "priorità nell'assegnazione delle supplenze in sostituzione del personale assente - convocazione degli aspiranti docenti dagli elenchi prioritari ex D.M. 82/09" - è attualmente disponibile alle istituzioni scolastiche.

La funzione (disgiunta da quella relativa alle convocazioni dalle "normali" graduatorie di istituto) consente di comunicare - oltre all'accettazione della nomina, per la quale è previsto che la scuola pubblicizzi il servizio tramite le apposite procedure presenti nell'area dei contratti a tempo determinato - le seguenti operazioni: 1) rinuncia; 2) mancata presa di servizio; 3) abbandono.

In tali casi, infatti, l'art. 5 del D.M. 82/09 prevede la decadenza dal diritto ad essere interpellati dalla fascia prioritaria per ulteriori contratti (in tutte le graduatorie comprese nell'elenco), nonché la perdita del diritto all'attribuzione del punteggio e all'indennità di disoccupazione

Dette sanzioni non si applicano, invece, nei casi in cui il personale rinunci alla supplenza (anche già conferita):

  • per accettare un incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche;
  • in quanto già impegnato per una supplenza temporanea o per un progetto attivato con fondi regionali;
  • per accettare, entro il 30 aprile, altra supplenza di durata fino al termine delle lezioni (o oltre) qualora non sia già in servizio per una supplenza di pari durata;
  • nel caso la proposta di supplenza comporti una retribuzione inferiore all'indennità di disoccupazione spettante.

Si ricorda, infine, che il D.M. 82/09 (e le successive note prot. n. 14655/09 e prot. n. 19212/09) prevede che:

  • le assunzioni dagli elenchi prioritari debbano essere effettuate esclusivamente per le sostituzioni dei docenti che si assentino a partire dalla data della loro diffusione;
  • le supplenze attualmente in essere (e le loro eventuali proroghe e conferme) siano fatte salve.