Confronto al MIUR su utilizzazioni e graduatorie ad esaurimento

28.04.2009 21:05

Si è tenuto, oggi, presso il MIUR, l'incontro finalizzato ad avviare - nel merito, attraverso una puntuale "rilettura" dell'articolato del precedente CCNI - la contrattazione sulla cosiddetta "mobilità annuale" (utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie). In realtà, al "tavolo" si sono intrecciate anche altre questioni urgenti; lo specifico confronto sul suddetto Contratto Integrativo si è sviluppato solo parzialmente, con l'esame dei soli primi due articoli.

Obiettivo prioritario, fortemente sostenuto dalla CISL Scuola: la traduzione in istituti contrattuali dell'accordo integrativo sulla mobilità sottoscritto lo scorso 15 aprile per definire alcuni principi posti a tutela del personale che si troverà in situazioni di esubero a causa della gravosità dei "tagli" agli organici derivanti dalla pesante manovra economica.

La CISL Scuola ha prioritariamente posto l'accento sull'esigenza di privilegiare le operazioni di utilizzazione a domanda e di creare le condizioni per istituire posti "a disposizione" nelle scuole di precedente titolarità, al fine di contenere  la mobilità del personale entro ambiti volontari. In particolare, è già stata recepita l'indicazione che prevede l'allungamento del periodo entro cui si mantiene  il diritto al rientro nella scuola di precedente titolarità (periodo che passerà progressivamente da cinque a otto anni, attestandosi - quest'anno - a sei).

Sono stati rivisitate, inoltre, alcune altre questioni per le quali sono necessari chiarimenti interpretativi.

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Sono state affrontate, successivamente, problematiche inerenti le procedure di integrazione e aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, con particolare riguardo ai problemi che discendono dalla prevista possibilità di inclusione in graduatorie di più province.

Il DM 42/09 regolamenta, infatti, solo le assunzioni a tempo indeterminato; molti, invece, sono i nodi ancora da sciogliere per quanto riguarda quelle a tempo determinato.

L'Amministrazione non ha presentato in merito alcuna elaborazione compiuta; il dibattito, pertanto, non è stato portato efficacemente a sintesi.

La CISL Scuola ha richiamato la necessità di definire regole chiare, trasparenti e non penalizzanti per una categoria di lavoratori (i precari della scuola) che già sono costretti a vivere in un clima di continua e stressante incertezza.

Premesso quanto già stabilito dal DM 42/09 - ovvero che in caso di accettazione di una proposta di assunzione a tempo indeterminato si è cancellati da tutte le graduatorie  della stessa disciplina in cui si è eventualmente inseriti in altre province - la questione principale affrontata nell'incontro odierno è stata quella degli effetti (e delle eventuali sanzioni) connessi all'accettazione o meno di una proposta di assunzione a tempo determinato.

Su un unico punto si è registrata unanime condivisione sia da parte sindacale che dell'Amministrazione: sul fatto, cioè, che la mancata accettazione di una proposta di supplenza annuale o fino al termine delle lezioni non comporterà alcuna altra conseguenza se non la perdita, per quell'anno scolastico, del diritto ad essere convocati da quella stessa graduatoria.

Nessun effetto si avrà sulle altre graduatorie, sia quelle relative ad altro tipo di posto o classe di concorso nella stessa provincia, sia quelle per lo stesso o diverso tipo di posto o classe di concorso in provincia diversa.

La CISL Scuola ritiene che si tratti di un chiarimento importante - poichè condiviso da tutti - che consente di fugare ogni preoccupazione circa il rischio di possibili ricadute negative derivanti dalla scelta di collocarsi in province aggiuntive.

Più complessa la questione degli effetti conseguenti l'accettazione di una nomina: al riguardo, la discussione ha visto emergere un ampio ventaglio di ipotesi, in presenza di un orientamento dell'Amministrazione a ridurre quanto più possibile la possibilità di ripensamenti dopo l'accettazione di una supplenza.

Ancora da definire, altresì, la questione delle sanzioni conseguenti la mancata assunzione di servizio dopo l'accettazione, mentre per l'abbandono della supplenza in atto sembra scontata l'applicazione della sanzione già prevista, per tale circostanza, dall'art. 8 del DM 131/07 (Regolamento per le supplenze), al quale in ogni caso l'Amministrazione intende, in linea di massima, fare riferimento (pur con gli adattamenti resi necessari dal nuovo contesto che prevede la pluralità delle province di inclusione).

L'Amministrazione si è impegnata a predisporre su tutta la materia una proposta compiuta, anche tenendo conto delle osservazioni emerse nella discussione.

La CISL Scuola ha chiesto che le scelte dell'Amministrazione si indirizzino verso norme che sappiano coniugare l'esigenza - condivisa - di un efficiente ed efficace avvio dell'anno scolastico con l'attenzione profonda e il dovuto rispetto per le condizioni di lavoro del personale supplente.

Al termine dell'incontro, infine, sono state affrontate alcune questioni interpretative relative alla presentazione delle domande e alla valutazione dei titoli: al riguardo, sono stati sollecitati specifici chiarimenti da emanare in forma ufficiale e con la maggiore diffusione possibile.

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Gli incontri riprenderanno la prossima settimana.