Formazione "inglese" dei docenti di scuola primaria. Esiti incontro al MPI

12.12.2006 14:42

Si è svolto - ieri pomeriggio al MPI - il previsto incontro di informativa concernente lo stato di attuazione del "Piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative in lingua inglese" destinato ai docenti della scuola primaria.

L'Amministrazione

I "punti di sofferenza" - per superare i quali il Ministero ha messo a punto una serie di seminari in corso di svolgimento - si riferiscono:

  • alla necessità di attivare un coordinamento a livello nazionale;
  • alla necessità di promuovere un'informazione più capillare dei contenuti del progetto di formazione, favorendo, al contempo, un'opera di sensibilizzazione dei dirigenti scolastici;
  • alla verifica delle cause di abbandono (30% circa) dei partecipanti ai corsi.

I dirigenti MPI hanno anche presentato una "bozza" di nota con la quale saranno assegnate alle Direzioni Regionali le risorse finanziarie (€ 881.989,00), finalizzate alla partecipazione a periodi di studio intensivi all'estero da parte di quei docenti che hanno già conseguito il "livello B1".

All'uopo è stato sottoscritto un accordo-quadro con il "British Council".

Ai fini dell'individuazione dei docenti assegnatari delle borse di studio sono stati precisati, di comune accordo con le Organizzazioni Sindacali, i seguenti criteri di massima:

  • i docenti "certificati" ai sensi del progetto pilota, a partire dall'a.s. 2004/05;
  • i docenti che attualmente insegnano lingue straniere diverse dall'inglese;
  • a parità di punteggio, la priorità è assegnata a chi negli ultimi tre anni non ha fruito di borse di studio all'estero per analoghi corsi formativi in lingua e, infine, per età (ai sensi della normativa vigente).

La CISL Scuola

  • ha sostenuto con forza che gli elementi di criticità sono imputabili alla forzosità dell'iniziativa di formazione, forzosità discendente dalle scelte governative di politica economica, più volte denunciate;
  • ha invitato, pertanto, l'amministrazione  a promuovere ogni e qualsiasi intervento funzionale che agisca sulla leva della motivazione dei docenti e sul livello organizzativo territoriale, per favorire al meglio la partecipazione a percorsi formativi alquanto impegnativi (380 ore, "spalmate" in un triennio).