Portfolio. Il TAR Lazio ne sospende alcuni profili

02.02.2006 00:00

Accolta la richiesta di sospensiva proposta da un gruppo di genitori
… la frettolosità, l'improvvisazione e l'arroganza autoreferenziale del MIUR ancora una volta ha partorito gattini ciechi …


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Il T.A.R. del Lazio - con due distinte Ordinanze (nn. 741 e 742) del 1° febbraio 2006 - ha annullato, previa sospensione dell'esecuzione, alcuni profili della C.M. 10 novembre 2005, n. 84, avente per oggetto "Linee guida per la definizione e l'impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione".<o:p></o:p>

Il Giudice Amministrativo, esaminando i ricorsi proposti da un gruppo di genitori che avevano individuato una serie di gravami riferiti ai contenuti della C.M. impugnata, ha riconosciuto due profili "non manifestamente infondati" e, conseguentemente, ha accolto la domanda cautelare dei ricorrenti e disposto la sospensione della C.M. 84/2005 "nei limiti di cui in motivazione".<o:p></o:p>

I profili di gravame accolti dal T.A.R. del Lazio riguardano:<o:p></o:p>

<![if !supportLists]>a) <![endif]>la Sezione C/b del Portfolio concernente le "biografie dell'alunno, per violazione del principio di finalità del trattamento";<o:p></o:p>

<![if !supportLists]>b) <![endif]>l'inserimento della Religione Cattolica "nell'ambito delle materie curricolari", in violazione dell'art. 309 del D.L.vo 297/94.<o:p></o:p>

Rispetto alla censura ricordiamo che la Sezione C dell'Allegato alla CM 84 riguarda la parte "Consigliata e a struttura libera" e che proprio sul trattamento dei dati riferibili alla "Biografia con narrazione delle esperienze significative" dell'alunno, la "prescrizione" del 26 luglio 2005 del Garante per la protezione dei dati personali (molti dei quali annoverabili tra quelli "sensibili"), aveva raccomandato circospezione e cautela, limitandone l'eventuale utilizzazione a quelli esclusivamente "pertinenti" e solamente se "indispensabili" per la valutazione e l'orientamento degli alunni.<o:p></o:p>

* * *<o:p></o:p>

In relazione a ciò Francesco Scrima, Segretario Generale Cisl Scuola, ha rilasciato l'odierna dichiarazione (riportata di seguito e nel "file" allegato).<o:p></o:p>

* * *<o:p></o:p>

""Dichiarazione di Francesco Scrima<o:p></o:p>

Segretario Generale Cisl Scuola<o:p></o:p>

Fin dal primo apparire della C.M. 84/2005 la CISL Scuola aveva manifestato perplessità e riserve sulle scelte operate dal MIUR sia sul piano culturale e pedagogico sia su quello professionale, organizzativo e didattico. <o:p></o:p>

Riferendoci all'introduzione del Portfolio quale strumento pensato e imposto prescrittivamente nell'ambito della procedura valutativa, certificativa e orientativa, commentavamo sinteticamente "… è di scena il surreale".<o:p></o:p>

Intervenendo più recentemente sullo stesso argomento, senza mezzi termini abbiamo pubblicamente denunciato questo strumento come "un momento di impoverimento e di umiliazione della scuola italiana", senza la ben che minima attenzione da parte del MIUR dei seri problemi suscitati dalla CM 84 sul funzionamento organizzativo delle scuole nonché sull'incidenza dei nuovi oneri cartacei e burocratici imposti ai docenti, fuori da qualsiasi definizione pattizia del rapporto di lavoro.<o:p></o:p>

Abbiamo detto chiaramente e senza esitazione "NO ai MODI, NO ai TEMPI" ministeriali di introduzione del Portfolio, formalizzando contestualmente la richiesta al MIUR di un intervento emendativo e correttivo della CM 84, fondato sul riconoscimento effettivo dell'autonomia organizzativa e didattica delle scuole e della professionalità e responsabilità dei docenti, rinviandone pertanto l'applicazione, anche in relazione alla mancata emanazione del Regolamento in materia di protezione dei dati personali.<o:p></o:p>

Di fronte a materie così importanti e delicate quali la valutazione, la certificazione e l'orientamento, pur riconoscendo l'esigenza di linee guida nazionali per una loro gestione sostanzialmente unitaria, noi ribadiamo che il MIUR non possa e non debba imporre la compilazione di modelli prestampati, la cui eventuale costruzione motivata e responsabile non può che essere affidata ai Collegi dei Docenti.<o:p></o:p>

Ma la frettolosità, l'improvvisazione e l'arroganza autoreferenziale del MIUR ancora una volta - come abbiamo avuto già modo recentemente di affermare - "ha partorito gattini ciechi", imponendo alla scuola impegni ciechi oltre che inutili. <o:p></o:p>

Perché stupirci più di tanto, quindi, se il governo della scuola riformata, quella che nella propaganda governativa "Cresce insieme a te", sempre più frequentemente in questi ultimi tempi passa nelle mani del giudice amministrativo, del giudice ordinario e del giudice costituzionale?<o:p></o:p>

Roma, 2 febbraio 2006""

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