IeFP, la 1ª "conferenza nazionale dei servizi"

19.12.2012 14:50

Promossa dal MIUR, si è svolta ieri - martedì 18 dicembre, presso l’Auditorium del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” in Roma - la prima "conferenza nazionale dei servizi" sull’Istruzione e Formazione Professionale.

L’intento della "conferenza" è stato quello di aggiornare sui “passi compiuti”, sia per ridare identità e sviluppo al sistema della “IeFP” attraverso una migliore governance tra i ministeri (MIUR, Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico) e le Regioni, sia per definire profili professionali e formativi comparabili su tutto il territorio nazionale, avendo come riferimento quelli europei.

Durante gli interventi sono emerse alcune problematicità riguardanti le risorse impiegate sempre più residuali, le procedure di accreditamento e riconoscimento ma soprattutto è stata ribadita la necessità di adoperarsi affinché sia modificato l’atteggiamento di sottovalutazione della filiera formativa che continua ad essere considerata come un ripiego all’insuccesso scolastico e non come scelta formativa che offre valide prospettive di inserimento nel mondo del lavoro.

Per completare alcuni percorsi fondamentali dovrebbe essere sancita (domani, 20 dicembre, in sede di Conferenza Stato-Regioni) l’Intesa riguardante le politiche per l’apprendimento permanente e raggiunto, altresì, l’accordo riguardante la definizione del “sistema nazionale dell’orientamento permanente”.

E’ pronto, inoltre, uno schema di decreto legislativo recante “definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze”, ai sensi dell’art. 4, commi 58 e 68, legge 28.6.2012, n. 92.

Il Sottosegretario al MIUR Elena Ugolini, nel suo intervento, ha fornito dati significativi in merito alla frequenza: nel 2004 erano 25.000 i ragazzi che frequentavano la formazione professionale, nel 2012 sono 124.000. I dati sulle iscrizioni per l’a.s. 2012/13, inoltre, sono così ripartiti: 44% licei; 30,3% istituti tecnici; 20,2% istituti professionali; 5,5% “IeFP”.

Il Sottosegretario ha sottolineato anche la necessità di evitare scelte precoci, di riallineare le filiere produttive e le filiere professionali investendo sull’“IeFP” come una proposta formativa attrattiva che possa ridurre la dispersione scolastica nel nostro paese.

Dare nuovo impulso e spessore alla “IeFP” è stata da sempre la posizione della CISL Scuola che ha condiviso la scelta di un obbligo di istruzione da assolvere anche nei percorsi di “IeFP” attraverso agenzie formative accreditate e con le caratteristiche previste dal decreto legislativo 226/2005. E’ significativo, pertanto, che il MIUR abbia voluto dare spazio e visibilità ad un segmento dell’istruzione e della formazione che ha pari dignità con gli altri percorsi  del sistema scolastico.