"Istruzione degli Adulti". Informativa al MIUR sullo schema di Regolamento (che presenta un'evidente "bollinatura" MEF)

16.06.2009 20:15

Si è svolto, nel pomeriggio odierno, l'incontro concernente la ridefinizione dell'assetto organizzativo dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (CPIA), ivi compresi i corsi serali, alla luce dell'approvazione (in prima lettura, venerdì scorso, 12 giugno) dello specifico Regolamento da parte del Consiglio dei Ministri.

La CISL Scuola e le altre Organizzazioni Sindacali, pur essendo a conoscenza dell'approvazione del provvedimento, hanno voluto partecipare all'incontro sia per avviare un confronto "tecnico" sia per confermare, nel corso del medesimo, alcune rivendicazioni - inserite nel documento unitario presentato da Flc Cgil, CISL Scuola e Uil Scuola dopo l'incontro, in materia, svoltosi il 21 aprile - non recepite nel testo approvato (lo schema, infatti, accoglie solo in parte le osservazioni sindacali).

L'impianto generale conferma l'idea di definire esclusivamente compiti e funzioni, in capo allo Stato, per l'istruzione degli adulti, senza collocarla in un quadro complessivo - coinvolgente Regioni ed Enti Locali - che disegni un vero sistema di formazione lungo tutto l'arco della vita, in grado di rispondere adeguatamente non solo ad esigenze scolastiche, ma anche ad elevare conoscenze e competenze della popolazione adulta, favorendo aggiornamento e qualificazione professionale.

Identità dei CPIA

I Centri avranno la medesima autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche; il loro avvio è previsto per l'a.s. 2010/11 (e comunque entro l'a.s. 2011/12); di conseguenza, le Regioni - nella programmazione della rete scolastica - disporranno di due anni di tempo per avviare le nuove strutture preposte all'istruzione per gli adulti.

Di norma sarà istituito un Centro su base provinciale, articolato in reti territoriali di servizio; si presuppone che in tutto il territorio nazionale possano essere istituiti 150 CPIA.

In questo ambito, la CISL Scuola ritiene che si debba tener conto dei corsi di alfabetizzazione in lingua italiana degli adulti stranieri, alquanto diffusi (soprattutto nelle aree del nord del Paese).

L'offerta formativa sarà finalizzata al conseguimento dei titoli di studio relativi al primo e al secondo ciclo (per quest'ultimo relativamente ai soli percorsi dell'istruzione tecnica, dell'istruzione professionale e dei licei artistici.

Assetto didattico

L'offerta formativa sarà strutturata per livelli di apprendimento.

  • "I livello": percorsi di istruzione finalizzati al conseguimento del titolo di studio del primo ciclo di istruzione, obbligo d'istruzione. Su specifica richiesta della CISL Scuola si "recuperano" i corsi di alfabetizzazione in lingua italiana destinati agli stranieri. I percorsi di "I livello" saranno articolati in due periodi didattici, con un orario complessivo di 400 ore (implementabili di altre 200), utilizzabili anche ai fini suddetta alfabetizzazione.
  • "II livello": percorsi di istruzione finalizzati al diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica. I percorsi di "II livello" sono articolati in periodi didattici senza definizione di durata; il testo non fa intravedere soluzioni di flessibilità tendenti ad accorciare temporalmente i percorsi con corsi semestrali. Si conferma l'orario complessivo obbligatorio pari al 70% di quello ordinamentale.

Con successivo decreto del MIUR saranno definiti i criteri generali e le modalità per rendere sostenibili i carichi orari (riconoscimento dei crediti; personalizzazione dei percorsi; fruizione a distanza del 20% del monte-ore; attività di accoglienza).

Su queste questioni - di fondamentale importanza per la diffusione dell'offerta formativa destinata agli adulti - la CISL Scuola chiede sin d'ora un confronto di merito.

Assetto organizzativo

Sarà confermato, sostanzialmente, l'impianto proposto con il documento di base (unità di apprendimento, gruppi di livello, "Patto Formativo Individuale") che individua strumenti in grado di favorire lo sviluppo e l'efficacia dell'offerta formativa.

Per quanto riguarda i corsi serali non è prevista alcuna fase di transizione graduale dal vecchio al nuovo ordinamento.

Titoli, certificazione e valutazione

Si ribadisce con forza l'importanza strategica della certificazione delle competenze-chiave in esito a ciascun periodo didattico: in particolare, quella relativa alla valorizzazione delle competenze acquisite in contesti formali, non formali e informali i cui criteri di riconoscimento saranno definiti con apposito decreto.

Per quanto riguarda la valutazione finale del primo periodo didattico, appare inadeguata l'applicazione delle stesse disposizioni previste per gli alunni.

La valutazione non potrà tener conto soltanto degli esiti degli apprendimenti, ma più ampiamente e in senso complessivo delle condizioni di status dell'adulto che rientra in formazione con un portato di esperienze comunque acquisite.

Organi collegiali

Accogliendo l'unanime richiesta della CISL Scuola e delle altre Organizzazioni Sindacali, un apposito articolo del testo del provvedimento è dedicato agli organi collegiali (ruoli, competenze e specificità), anche con l'adattamento al nuovo contesto.

Gestione amministrativo-contabile

Al pari delle altre istituzioni scolastiche, si applica quanto disposto dal Decreto Interministeriale n. 44/01.

Organici

In base a quanto disposto dall'art. 64 del decreto-legge 112/08 si prevede un organico funzionale (quanto?) definito sulla base della "serie storica" degli scrutinati, confermando il parametro "1 docente per 12 studenti"; permane, però, l'assenza di riferimenti alle classi di concorso e alle classi di abilitazione all'insegnamento, suscitando non poche preoccupazioni soprattutto negli insegnanti di scuola primaria.

Appaiono, poi, del tutto insufficienti i parametri relativi alle dotazioni organiche del personale ATA, in quanto non tengono in debito conto l'articolazione diffusa nel territorio.

Monitoraggio e valutazione di sistema

Si conferma quanto dichiarato nel documento di base per la discussione.

Disciplina transitoria e finale

Gli Organi Collegiali si avvieranno nell'a.s. 2010/11. Gli studenti che nell'a.s. 2009/10 frequenteranno i corsi serali per il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado proseguiranno il proprio percorso sulla base del "Patto Formativo Individuale", previsto dal nuovo ordinamento.

Non sembra che sia assicurata gradualità al passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.

La CISL Scuola

  • ha chiesto che si possano avviare forme di sperimentazione sin dal prossimo anno scolastico, quantomeno sugli aspetti didattici e organizzativi. L'Amministrazione nel condividere la proposta ha annunciato la volontà di predisporre dei seminari di preparazione alla sperimentazione, da svolgersi prima dell'inizio dell'anno scolastico;
  • ribadisce, ancora una volta, che qualsiasi innovazione ha bisogno di investimenti e di una fase di sperimentazione al fine di accompagnare il cambiamento con misure idonee a sostenere l'innovazione (aggiornamento, formazione, riqualificazione e riconversione del personale).

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Lo schema di decreto presenta un'evidente "bollinatura" MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze): esso non prevede, infatti, alcun finanziamento dedicato a tali misure, dettato com'è da "logiche di risparmio" piuttosto che da investimenti seri per ampliare e diffondere l'offerta formativa destinata agli adulti.

Con questo provvedimento si ridimensiona fortemente l'offerta storicamente erogata nei CTP, puntando senza convinzione sui corsi serali ai quali non sarà assicurata quella appetibilità (diffusione nel territorio e ampliamento del ventaglio dell'offerta formativa) che consenta l'espansione dell'offerta formativa destinata alla popolazione adulta (anche al fine di conseguire gli obiettivi dettati dall'Europa).

In tal senso i nuovi CPIA saranno chiamati a costruire più forti relazioni con i soggetti istituzionali del territorio per realizzare quell'arricchimento della proposta formativa che intercetta bisogni specifici anche collegati alle sempre più forti esigenze di riconversione e riqualificazione conseguenti ai cambiamenti repentini delle realtà di lavoro (giovani in cerca di prima occupazione, disoccupati, inoccupati).

E' di tutta evidenza che Regioni ed Autonomie Locali dovranno esercitare le responsabilità e le competenze loro attribuite dal Titolo V della Costituzione sia sul piano della programmazione sia su quello degli interventi finanziari, condizioni ineludibili per pervenire alla costruzione di un vero sistema di apprendimento lungo tutto l'arco della vita come ampiamente invocato anche dalle più recenti Raccomandazioni europee.