Assemblea nazionale Enam

26.05.2008 18:26
Categoria: ENAM



ENAM, I MAESTRI FANNO QUADRATO ATTORNO AL LORO ENTE DI ASSISTENZA

"Ci siamo salvati dalla Finanziaria 2005 che aveva posto forti restrizioni alla nostra capacità di spesa; abbiamo superato le misure del decreto Bersani che peggioravano quelle precedenti. Ora dobbiamo fare quadrato per superare i rischi di chi, con la proposta di accorpamento degli enti previdenziali, vuole far rientrare l'Enam nell'Inpdap come ramo separato".

All'assemblea nazionale dei presidenti e segretari dei Comitati provinciali dell'Ente nazionale di assistenza magistrale (che si è svolta a Roma il 24 e 25 maggio), il presidente Ciro Di Francia ha lanciato un messaggio chiaro al Governo e al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: "siamo aperti al confronto e a trovare le giuste soluzioni ma non permetteremo a nessuno di toccare un ente che ha finalità solo assistenziali e non previdenziali, che risponde alle esigenze di una categoria in difficoltà perché colpita dagli effetti dell'aumento del costo della vita e del blocco degli stipendi".

Il quadro socio-economico del Paese è chiaro, soprattutto per le famiglie monoreddito, in un contesto demografico in cui aumenta vertiginosamente la fascia di popolazione con più di 70 anni e il numero di coloro che non riescono neanche a pagarsi più un esame clinico privatamente.

Ebbene, i maestri italiani rientrano in questa fotografia del Belpaese. Negli ultimi anni, le richieste di rimborsi di prestazioni sanitarie sono praticamente raddoppiate, oltre il 70 per cento delle richieste riguarda rimborsi per spese odontoiatriche e dentistiche, è aumentato il numero di chi chiede piccoli prestiti e che desidera un ventaglio più ampio di prestazioni.

"E' proprio per questo - spiega Di Francia - che diciamo a tutti di mettere giù le mani dall'Enam e che, se l'Ente non ci fosse, qualcuno dovrebbe istituirlo perché, dalla sua cancellazione, lo Stato ha tutto da perdere, specialmente in termini di assistenza, solidarietà e sussidiarietà".

Quindi "no" ad alcun accorpamento. L'Enam ha una "mission" chiara, non è un ente previdenziale e non fa previdenza integrativa.

"Gli ultimi e più recenti segnali da parte dei tecnici che stanno studiando, a livello ministeriale, i criteri di accorpamento degli enti previdenziali in funzione del massimo risparmio di spesa - aggiunge Di Francia - sembrano positivi e fanno ben sperare ma la guardia rimane alta". (Reda)