Recupero "debiti scolastici". Gli esiti dell'incontro "tecnico-politico" svoltosi ieri al MPI

28.11.2007 19:29

All'ordine del giorno il confronto con le Organizzazioni Sindacali sugli aspetti risultati più problematici in merito all'attuazione delle nuove disposizioni previste dall'O.M. 92/07, anche secondo i quesiti pervenuti all'Amministrazione che si sta avvalendo, in materia, di uno specifico sportello.

I dirigenti MPI hanno rappresentato il contesto entro il quale si vengono a collocare le nuove norme, contesto profondamente mutato dal punto di vista sia della popolazione scolastica sia delle attese in tema di apprendimenti e competenze.

E' stato rilevato, altresì, come tali nuove disposizioni si incardinino nel quadro normativo attuale ed abbiano come riferimento sostanziale il dPR 275/99.

Alcune indicazioni presenti nell'O.M. 92 che sembrerebbero troppo precettive e, pertanto, in contrasto con tale orientamento (vedi la quantificazione della durata non inferiore a 15 ore, di norma, per le attività di recupero) devono essere intese soltanto come criterio di riferimento generale per la progettazione negli istituti e per offrire sufficienti elementi di omogeneità rispetto al monitoraggio nazionale.

Sono state sottoposte quindi all'attenzione delle Organizzazioni Sindacali le numerose FAQ già strutturate dal gruppo di lavoro ministeriale che riprendono i quesiti più ricorrenti pervenuti sia dal mondo della scuola che dalle famiglie e dagli studenti.

La CISL Scuola, rinviando alla lettura attenta delle FAQ una più approfondita valutazione:

  • ha sottolineato che l'attuazione delle nuove disposizioni sui debiti formativi si deve collocare in un contesto che abbia come riferimento l'autonomia da una parte ed il contratto di lavoro dall'altra, al di fuori di pregiudiziali ideologiche che non favoriscono la ricerca di soluzioni;
  • ha evidenziato l'opportunità, rilevando la positività del confronto come metodo, di una realizzazione sperimentale per l'anno scolastico in corso, tale da consentire in progress i necessari adeguamenti sul piano didattico ed organizzativo;
  • ha espresso la preoccupazione per l'"effetto ingorgo" di un'introduzione contestuale, ma frettolosa, dei previsti interventi di riforma nella scuola superiore rispetto ai quali il nuovo quadro normativo sui "debiti" rappresenta già di per sé un cambio di passo nella tradizionale organizzazione didattica;
  • ha rimarcato che una particolare attenzione dovrebbe essere attribuita alla realizzazione delle attività di sostegno e recupero nel biennio dell'obbligo per gli obiettivi che esso sottende e la particolare funzione che è chiamato a svolgere sul piano educativo e sociale;
  • ha rilevato la necessità che sia superata ogni ambiguità ed interferenza con i compiti e le funzioni degli organi collegiali e con le materie riservate alla contrattazione;
  • ha richiesto, infine, che siano urgentemente definiti le entità e i tempi per l'attribuzione delle risorse agli istituti.