Recupero debiti scolastici. Emanato il provvedimento ministeriale

03.10.2007 20:42

È stato pubblicato, in data odierna, il Decreto Ministeriale n. 80 concernente le disposizioni in materia di attività di sostegno e di recupero dei debiti formativi. La CISL Scuola - in fase di confronto, a garanzia di un percorso scolastico non formale ma adeguato al conseguimento del successo formativo - aveva dichiarato la necessità di individuare interventi in grado di attivare una discontinuità con il passato che aveva visto gli studenti accumulare debiti più che saldarli.

La CISL Scuola, quindi

  • condivide i criteri generali connotanti il decreto in quanto investono su una maggiore responsabilità degli studenti e delle famiglie, sul ruolo determinante dell'istituzione scolastica e sulla certezza dell'assolvimento del debito, fissandone tempi e modalità;
  • sottolinea che l'organizzazione delle attività (di sostegno prima e di recupero poi) deve rientrare nella programmazione del Piano dell'Offerta Formativa (POF), come adozione di tutte quelle forme di flessibilità e modularità che le norme sull'autonomia prevedono. Le eventuali collaborazioni esterne non possono che essere affidate alla responsabilità di scelte della singola istituzione scolastica.

La richiesta della CISL Scuola di affidare alla contrattazione d'istituto i criteri per l' utilizzazione del personale docente e non docente e le modalità di attribuzione dei relativi compensi è stata accolta: tassello fondamentale per una corretta organizzazione delle attività.

Resta, però, la preoccupazione circa l'entità complessiva delle risorse che saranno messe a disposizione delle scuole per le attività di sostegno e recupero.

Di seguito, una sintesi del contenuto del provvedimento.

  • Il Decreto 80 (registrato alla Corte dei conti il 10.10.2007, reg. 6, fg. 286, n.d.r.) afferma che le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del POF; le istituzioni scolastiche, pertanto, sono tenute ad organizzare interventi didattico-educativi di recupero (come del resto già previsto dalla legge 352/95 che aveva abolito gli esami di riparazione).
  • Al termine di tali attività saranno effettuate, da parte dei docenti delle discipline della classe di appartenenza, verifiche intermedie di cui si darà comunicazione alle famiglie.
  • Nell'organizzazione degli interventi didattici può essere adottata un'articolazione diversa da quella per classe e possono essere individuate modalità che prevedono la collaborazione con soggetti esterni.
  • Resta, comunque, affidata ai consigli di classe - ai fini del saldo del debito scolastico - la responsabilità didattica nell'individuazione delle carenze, nell'indicare gli obiettivi di recupero e la verifica degli esiti.
  • Il dirigente scolastico - nel rispetto delle prerogative degli Organi Collegiali della scuola - è tenuto a promuovere tutti gli adempimenti necessari per assicurare il corretto svolgimento delle attività.
  • Gli interventi didattici dovranno essere completati entro la fine dell'anno scolastico. Il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo, di norma entro il 31 agosto (solo in presenza di particolari esigenze organizzative non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo).
  • I genitori che non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole debbono comunicarlo alle scuole stesse, fermo restando l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche.
  • A decorrere dall' a.s. 2008/09 - per gli studenti dell'ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo trimestre o primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline - il Consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e relative verifiche al fine di consentire agli studenti di conseguire una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio per l'ammissione agli esami finali.
  • Il POF dovrà essere opportunamente modificato entro il 31.12.2007 e le modifiche stesse comunicate alle famiglie.