Riaffermata la forza del contratto. Cade il "tutor", tornano collegialità e condivisione

17.07.2006 18:37

Finalmente, con l'Accordo odierno raggiunto tra le Organizzazioni Sindacali della scuola e l'ARAN, previsto dall'art. 43 del CCNL 24.7.2003, è stata riaffermata la "forza" del CCNL quale strumento di garanzia e tutela sindacale del personale in materia di prestazioni professionali e di organizzazione del lavoro, a fronte di incursioni e invasioni unilaterali da parte del Parlamento, del Governo e/o dell'Amministrazione.

Con la sottoscrizione di questa sequenza contrattuale, infatti, sono stati salvaguardati i valori della collegialità, della contitolarità e della corresponsabilità del gruppo docente nella programmazione/gestione dell'attività educativo-didattica nella scuola primaria, seriamente messa in discussione dall'introduzione autoritativa e unilaterale della figura "tutoriale", attraverso la previsione di inaccettabili vincoli temporali e orari contenuti nel Decreto Legislativo 59/2004, in palese e arrogante violazione non solo delle prerogative della contrattazione sindacale ma anche della stessa autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche.

Grazie a quest'Accordo, la mobilità del personale docente continuerà a svolgersi annualmente secondo la disciplina definita dal CCNL.

E' stata, altresì, disattivata la possibilità del ricorso ai contratti di prestazione d'opera, anch'essi surrettiziamente introdotti nell'ordinamento con intervento normativo unilaterale e si è sventato così il tentativo di introduzione di una pericolosissima variabile con il duplice rischio di incidenza sul calcolo degli organici e, soprattutto, di precostituire un futuro canale anomalo di assunzione degli insegnanti.

Per quanto riguarda gli anticipi nella scuola dell'infanzia, non essendo state definite le figure professionali, gli organici e gli accordi interistituzionali connessi all'introduzione di "nuove figure professionali e modalità organizzative", tutte condizioni necessarie per la loro attivazione, non sussistono i presupposti perché tale materia possa essere affrontata in sede di sequenza contrattuale.

Un'apposita norma finanziaria, infine, stabilisce che i criteri di utilizzo delle risorse verranno definite in sede di CCNL.

La CISL Scuola esprime, dunque, soddisfazione per questo Accordo - non solo perché restituisce alla contrattazione sindacale pienezza di ruolo e capacità di intervento sulle materie pattizie - ma soprattutto perché contribuisce a ristabilire nelle scuole un clima di serenità e di certezze operative, da tempo, ma fin qui inutilmente, invocate.

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola