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Anno V, n. 8 - 29 febbraio 2016

In questo numero

Cosa bolle in pentola
- Bonus... da impazzire?

In cartella
- Priorità di scuola e aree della qualità: indicatori possibili
- Le uscite didattiche, nuove indicazioni
- Quando lo studente è un “lavoratore”
- Adeguamento antisismico degli edifici scolastici 

Note sindacali
- Dopo l'incontro sul FUN inevitabile la mobilitazione. Sit in al MIUR il 9 marzo

Scadenze del mese di marzo

Iniziative

Navigando nel sito Irsef-Irfed

Cosa bolle in pentola

Bonus ... da impazzire?

La prima impressione, leggendo il comunicato dell’ANP sull’incontro svoltosi il 24 al MIUR e dedicato alla valorizzazione professionale dei docenti, è stata che un hacker si fosse introdotto di soppiatto nel back end del sito, divertendosi a infarcire le pagine web di gratuite provocazioni, sotto forma di accuse al limite dell’isteria contro i "sindacati del comparto", accusati di condurre una battaglia “contro i dirigenti delle scuole”. Appurato poi che il testo non era frutto di qualche sconsiderato buontempone, si è resa inevitabile una replica, condivisa unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali e sottoscritta, insieme ai segretari generali, anche dai coordinatori Area V di ciascuna sigla.
Sortite come quelle dell’ANP sono l’ultima cosa che può augurarsi chi crede che lo strumento più utile per sostenere processi di positiva innovazione sia il dialogo, non l’imbuto. Quando poi, come nel caso in questione, la norma si presenta per molti aspetti discutibile, contestata e controversa, ci si chiede a cosa serva e a chi giovi trascinare la discussione verso esiti di impazzimento generale.
Avevamo dedicato all’incontro del 24 febbraio il nostro “cosa bolle in pentola” della scorsa settimana, e lo avevamo fatto con un “taglio” coerente al percorso che sui temi del merito, della valutazione, della valorizzazione professionale la Cisl Scuola segue da tempo. Senza chiusure pregiudiziali rispetto all’esigenza di individuare strumenti che agiscano da incentivo e riconoscimento alla miglior qualità dell’impegno professionale, ma con la forte convinzione che la sede più giusta e opportuna in cui discutere e decidere su temi come questi sia quella contrattuale. Non solo perché le risorse che si utilizzano sono a tutti gli effetti un elemento della retribuzione del personale, materia che per legge è rimessa a disciplina negoziale, ma anche - e soprattutto - perché la contrattazione non è il pretesto per giungere a “non decisioni”, ma è invece il presupposto per decisioni assunte insieme, impegnative per tutti e per questo più efficaci. Senza alcuna pretesa - aggiungiamo a scanso di equivoci - di ignorare o invadere ruoli e competenze che le norme, non solo la 107 ma anche altre previgenti e mai abrogate, affidano ad altri soggetti e ad altre sedi, in primis quelle in cui si esprimono, individualmente e collegialmente, le prerogative professionali.
Abbiamo sempre avuto ben chiara questa distinzione tra figure e ambiti che sono diversi, ma pensati comunque per concorrere a quello che vorremmo definire “il buon governo” di un’istituzione scolastica. Il bravo dirigente ne assume e ne valorizza gli apporti, esercitando una leadership che è tale quando si configura come “autorità autorevole”. Non teme di rimanere “imbrigliato” dal confronto, lo pratica e se necessario lo sollecita, come fattore essenziale di vitalità e di un positivo protagonismo della comunità professionale che dirige.
Ecco perché, alla fine, la polemica astiosa dell’ANP, il suo aggrapparsi a “poteri discrezionali” che altri metterebbero in discussione, il suo scadere in espressioni anche terminologicamente infelici (la contrattazione che “imbriglia”, la scuola come caserma dei marines…), suscita soprattutto tristezza, per il profilo molto basso di dirigente che ci propone, e qualche preoccupazione, perché rischia di tradursi in immeritato aiuto ai detrattori della dirigenza e alle loro sparate più becere.
Per la cronaca: il confronto al MIUR proseguirà anche questa settimana, la data non è stata al momento ancora definita.

9 marzo, presidio al MIUR. 
Un segnale forte e chiaro.

Nonostante proseguano le interlocuzioni di natura politica, non abbiamo ancora risposte positive per la soluzione dei problemi relativi alla quantificazione del FUN a.s. 2015/2016. E' dunque necessario sostenere le nostre richieste con una grande risposta partecipativa durante il presidio che si terrà a Roma il 9 marzo prossimo.
Sarà questa solo la prima di molte forma di protesta che avvieremo anche sulla base dei suggerimenti che stanno emergendo nei nostri incontri sui territori e dai social. Inviteremo a partecipare al presidio, per un diretto confronto, diversi parlamentari. E' perciò essenziale che la presenza dei dirigenti sia massiccia, per ribadire con forza la validità delle nostre richieste. Abbiamo inoltre chiesto che una delegazione dei partecipanti al presidio sia ricevuta dai vertici politici ed amministrativi del Miur.
Il presidio si terrà davanti al palazzo del Ministero nella mattinata. Le delegazioni dovranno essere presenti possibilmente non più tardi delle ore 11. Ci aspettiamo una larga partecipazione. Occorre dare un segnale evidente e chiaro del profondo disagio che i dirigenti scolastici stanno vivendo e del fatto che non possono più sopportare il trattamento che Miur e Mef stanno loro riservando.
Sulla vertenza si è pronunciato anche il Consiglio generale della Cisl Scuola, assumendola nel
documento conclusivo dei lavori come azione che trova pieno e convinto sostegno dell'intera organizzazione.

In cartella

Priorità di scuola e aree della qualità: indicatori possibili
di Antonia Carlini

Nel numero precedente abbiamo suggerito di connettere le priorità (migliorare i risultati di apprendimento) e gli obiettivi di processo (innovare ambienti di apprendimento, pratiche didattiche e organizzative), indicati in modo diffuso dalle scuole nei Piani di Miglioramento, con le aree della qualità indicate dalla L.107. Le priorità e gli obiettivi di miglioramento fissati dalla scuola, inoltre, dovrebbero orientare coerentemente anche le scelte riguardanti eventuali pesi da attribuire alle pratiche da valorizzare.
Il passaggio successivo riguarda la definizione, per ciascuna area, di indicatori di riferimento significativi delle principali dimensioni esplorate per individuare pratiche e impegni “meritevoli” di un riconoscimento di valore, anche in termini di salario accessorio.
In questo numero offriamo spunti per la declinazione di possibili indicatori di qualità a cui riferire i criteri, ossia le regole per distinguere tra le pratiche documentate (ambito decisionale - Comitato di Valutazione) relativamente alle aree della qualità, così come riformulate: innovazione metodologico didattica e del miglioramento dei risultati (didattica); ricerca didattica, documentazione e diffusione di buone pratiche didattiche (ricerca e sviluppo); attività organizzativa della scuola (coordinamento ambiti organizzativi “sensibili”).

Area dell’innovazione didattica e del miglioramento dei risultati
Ragionando su un profilo didattico innovativo e sensibile ai modelli offerti dalla ricerca e suggeriti dalle stesse Indicazioni e Linee guida nazionali suggeriamo alcuni indicatori essenziali: progettazione didattica (analisi dei risultati, analisi situazioni di partenza e bisogni, scelte metodologiche); organizzazione dell’ambiente di apprendimento (allestimenti, esperienze, mediatori, spazi, tempi, gruppi); scelte valutative (modalità, strumenti); gestione dei processi di classe-aula (azioni didattiche dirette e indirette insegnante, attività di apprendimento alunni); riflessione, documentazione e pianificazione azioni di miglioramento (modalità, strumenti e nuove scelte).

Area della ricerca e contributo allo sviluppo professionale
All’interno di questa area possono essere ricondotti gli impegni, individuali o collegiali, profusi nella ricerca, nella documentazione e nella produzione di modelli e strumenti per il miglioramento dei processi educativi e didattici della scuola, oltreché nell’attività di supporto ai colleghi (anche neoassunti) con azioni di supporto, tutoraggio e mediazione di buone pratiche per l’innovazione didattica.
Gli indicatori potrebbero riguardare, ad esempio, la progettazione curricolare e didattica per competenze, modelli efficaci di relazione insegnante-alunni, la gestione di classi inclusive, la sperimentazione di metodologie didattiche e di strategie per migliorare la motivazione degli alunni, la valutazione della qualità della scuola – delle pratiche professionali, degli apprendimenti e delle padronanze degli alunni.

Area dell’attività organizzativa della scuola
Pensando ai processi organizzativi di scuola, funzionali a quelli educativi e didattici ed entrambi variabili indipendenti, riteniamo prioritario considerare l’impegno in quegli ambiti organizzativi del funzionamento scolastico particolarmente “sensibili” e funzionali al miglioramento dei processi educativi e didattici. Pensiamo, ad esempio, all’impegno nel coordinamento del sistema di accoglienza (alunni-personale in ingresso, genitori e altri soggetti del territorio), delle relazioni interne e attività collegiale (collegio, dipartimenti, gruppi di lavoro, di studio e ricerca, di documentazione e sviluppo), delle relazioni esterne e della progettazione integrata, del sistema di monitoraggio e di autovalutazione e valutazione per il miglioramento.

Le uscite didattiche, nuove indicazioni

Negli ultimi mesi, a seguito di gravi incidenti che hanno coinvolto pullman di scolaresche, gli organi di stampa e alcune associazioni hanno lanciato un allarme sulle condizioni dei mezzi noleggiati dalle scuole. Il 3 febbraio scorso, nell’ambito delle attività dirette ad accrescere i livelli di sicurezza stradale e delle iniziative previste nel Protocollo di intesa del 5 gennaio 2015 con il Ministero dell’Interno, il Miur ha pubblicato la nota n. 674. Ha così fornito alle scuole indicazioni circa il noleggio di mezzi di trasporto con conducente, per la realizzazione di viaggi di istruzione.
Alla nota è allegato un Vademecum realizzato a cura della Direzione centrale per la polizia stradale, che reca “Alcune regole importanti per organizzare in sicurezza viaggi di istruzione”. Nel Vademecum vengono posti sotto la lente di ingrandimento aspetti relativi alla scelta dell’azienda cui affidare il servizio di trasporto, alla verifica dell'idoneità del veicolo e anche della condotta del conducente.

Ritorno al passato?
In passato indicazioni dettagliate sull’organizzazione dei viaggi di istruzione erano state fornite con la CM 291/94. L’intera materia era stata successivamente ricondotta all’autonoma determinazione delle scuole (CM 623/96). Infine, con nota 2209/2012, il Miur aveva definitivamente chiarito che “l’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994) e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994). A decorrere dal 1° settembre 2000, il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia (…) costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo”.
Tuttavia le istituzioni scolastiche, pur nell’esercizio dell’autonomia, non possono certo prescindere dalla massima accortezza nel garantire la sicurezza degli alunni e dei docenti accompagnatori e il Vademecum fornisce indicazioni alle quali è certamente opportuno conformarsi.

L’individuazione delle ditte: attenzione alla qualità
Il Vademecum allegato alla nota ministeriale fornisce una vera e propria check list dei controlli che, a partire dallo svolgimento della procedura comparativa, devono essere effettuati per l’organizzazione del trasporto degli allievi. Le ditte devono preventivamente dimostrare, mediante apposita documentazione o autocertificazione, di essere in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di noleggio autobus con conducente, di essere in regola con la normativa sulla sicurezza sui lavoro e di aver provveduto alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, di essere autorizzati all'esercizio della professione (AEP) e iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN) del Ministero delle infrastrutture e trasporti, di avvalersi di conducenti in possesso dei prescritti titoli abilitativi e di mezzi idonei.
Come rilevato dalla Corte di Cassazione, “l'istituzione deve valutare preliminarmente l'assenza di rischi evidenti o di pericolosità dei beni coinvolti nell'espletamento del viaggio, siano essi quelli di trasporto, siano essi quelli ove gli alunni dovranno alloggiare; solo in tal modo, infatti, l'istituzione può dimostrare di avere tenuto anche una condotta idonea, con valutazione necessariamente ex ante, a garantire la sicurezza dell'alunno pure durante l'espletamento della peculiare attività in cui si estrinseca la gita scolastica"(Sent. 8 febbraio 2012, Il. 1769).

Si parte? Solo dopo aver effettuato i controlli
Altrettanta attenzione deve essere posta inoltre, al momento della partenza. È essenziale la verifica del mezzo e della documentazione, accertando elementi che vanno dall’esistenza del cronotachigrafo o tachigrafo digitale, sino alla verifica dello stato di usura degli pneumatici o della presenza degli estintori. Il conducente deve avere con sé la dichiarazione, rilasciata dal legale rappresentante dell'impresa, che attesti la tipologia e la regolarità del rapporto di lavoro, deve essere in possesso della patente di guida categoria D e della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) per il trasporto di persone.
Insomma il Vademecum propone non solo particolari cautele da seguire nella procedura comparativa di assegnazione del contratto ma anche una serie articolata di controlli che le scuole devono effettuare al momento della partenza per il viaggio di istruzione. Ben venga dunque il previsto coinvolgimento della polizia stradale affinché gli agenti supportino le scuole nella verifica della documentazione attestante l’idoneità del mezzo di trasporto e del conducente. In ogni caso la polizia stradale deve essere chiamata, anche utilizzando i numeri di urgenza, quando sorgano dubbi sul rispetto delle norme in materia.

Le responsabilità dei docenti durante il viaggio
Il Vademecum fornisce infine indicazioni anche per la garanzia della sicurezza durante il viaggio. Ad esempio i docenti, che devono essere a conoscenza delle norme circa i tempi di guida e di riposo del conducente, dovranno essere attenti alla velocità tenuta ed ai comportamenti dell’autista o all’uso delle cinture di sicurezza – se presenti - per i passeggeri.
Tuttavia in alcuni casi le indicazioni fornite sembrano di difficile realizzazione. Suscita ad esempio perplessità l’affermazione che “nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità”.
È pur vero che l’orientamento generale della giurisprudenza tende ad ampliare la responsabilità dei docenti accompagnatori, tanto che l'esatto adempimento al dovere di protezione prevede anche “l'adozione di misure preventive idonee a scongiurare gli incidenti” (Corte di Appello di Trieste, Sentenza 16 gennaio 2015 n. 21) e si estende ad esempio anche alla verifica in loco dell’idoneità delle singole stanze di albergo utilizzate dagli allievi.
Ci si chiede però come possano gli accompagnatori controllare che il conducente non assuma sostanze stupefacenti. Sarebbe stato forse più opportuno adoperare nel Vademecum una diversa formulazione, rimanendo evidente che l’obbligo di vigilanza si estende anche alla valutazione di eventuali comportamenti non idonei del conducente, comportamenti che devono essere tempestivamente segnalati alla polizia stradale.

Il dirigente scolastico e l’affidamento del trasporto
In definitiva il dirigente scolastico dovrà mettere in atto ogni possibile attenzione nell’affidamento dei servizi di trasporto degli alunni. Le indicazioni contenute nel Vademecum costituiscono un evidente punto di riferimento per la procedura negoziale (indicazione di documentazione che le Ditte devono possedere) e per la formulazione dei criteri generali per la programmazione e l’attuazione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione ad opera del Consiglio di Istituto. Chiare istruzioni debbono essere fornite al Dsga affinché sia tempestivamente e sistematicamente richiesta alla Polizia stradale la verifica dei mezzi in partenza. Occorre inoltre definire una procedura che consenta la verifica empirica delle condizioni del mezzo e il controllo della documentazione (assicurazione, revisione, parente del conducente, numero massimo di passeggeri, ecc.) nel caso in cui la Polizia non possa essere presente al momento della partenza. Questa situazione deve essere prevista ed è opportuno che il dirigente scolastico affidi questi compiti, fornendo anche chiare istruzioni sui controlli da effettuare.
I docenti devono essere edotti dal dirigente scolastico circa i comportamenti da adottare e sulla necessità di mantenere una costante vigilanza su tutte le condizioni di effettuazione del viaggio.

CM 674          ALLEGATO 1         VADEMECUM

Quando lo studente è un “lavoratore”. Obblighi e gli adempimenti a carico della scuola
a cura di Dionisio Bonomo

Un interessante percorso di slides è stato presentato in un seminario organizzato dall'INAIL regionale Lombardia dal titolo "Quando lo studente è un lavoratore: obblighi e adempimenti a carico della scuola"; ad essere analizzati sono gli aspetti prevenzionali, normativi e procedurali da tenere presenti nei casi in cui gli studenti svolgano attività di alternanza scuola lavoro o stage presso aziende. Preliminarmente il percorso individua le peculiari situazioni in cui gli studenti sono equiparati a “lavoratori” (soggetti beneficiari delle iniziative di tirocini formativi, momenti di alternanza tra studio e lavoro, partecipanti ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori).
Nella slide n.5 viene riportata una tabella sintetica che evidenzia, per ogni ordine di scuola, l’equiparazione degli studenti a lavoratori, gli obblighi derivanti dalle norme di sicurezza ed alcune note specifiche; segue una puntuale declaratoria degli obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti (ovviamente nella scuola le due figure coincidono).
Nelle slides da n.13 a n. 16 si fa espresso riferimento al nuovo contesto normativo – legge 107/15 - dell’alternanza scuola lavoro; si parla poi di formazione sulla sicurezza e di certificazione delle competenze in materia di salute e sicurezza nei percorsi scolastici e di istruzione e formazione professionale.
Quindi si passa ad analizzare i tirocini formativi e l’attività di alternanza scuola lavoro nell’ambito della legislazione regionale, fornendo una sorta di guida operativa.
Il percorso si chiude con un focus sul ruolo di prevenzione e assicurazione dell'INAIL, chiarendo quali sono le attività protette, i soggetti assicurati e i soggetti assicuranti nella scuola statale e nella scuola paritaria.

Adeguamento antisismico degli edifici scolastici

Il Miur ha pubblicato il DM 943 dell'11 febbraio 2016 contenente l'elenco delle scuole assegnatarie delle risorse per l'adeguamento antisismico degli edifici, previste dalla legge 107. Su uno stanziamento complessivo di 40 milioni, saranno erogati 37.536.601 euro per un totale di 50 interventi. Gli ulteriori 2,5 milioni non assegnati andranno a cumularsi con i 20 milioni di euro dei Fondi protezione civile del 2016.
Atti e provvedimenti in materia sono consultabili in una specifica sezione del sito MIUR

Scadenze del mese di marzo

1° marzo - Primo giorno delle due settimane utili per la comunicazione al SIDI dei dati delle assenze effettuate nel mese di febbraio 2016 da tutto il personale scolastico (a tempo indeterminato; a tempo determinato supplente annuale; a tempo determinato con contratto fino al termine delle attività didattiche)
5 marzo - Invio al SIDI dei flussi finanziari relativi a febbraio 2016
10 marzo - Termine per il pagamento delle spese postali del conto di credito relative a febbraio 2016
15 marzo - Termine ultimo per la presentazione da parte del personale docente ed ATA con contratto a tempo indeterminato dell’istanza per la richiesta:

  1. di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (“part-time”); 
  2. di modifica del precedente orario di “part-time” e/o della tipologia dell’orario di servizio

15 marzo - Termine ultimo per la predisposizione del conto consuntivo 2015 da parte del DSGA; il documento contabile sarà poi sottoposto dal dirigente scolastico all'esame del Collegio dei revisori dei conti, unitamente ad una dettagliata relazione contenente sia l'andamento della gestione dell'istituzione scolastica sia i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi programmati
16 marzo - Entro tale data (tramite modello F-24EP) devono essere effettuati i seguenti versamenti: 

  • imposta IRAP sui compensi corrisposti a febbraio 2016
  • IVA mensile per le istituzioni scolastiche con gestioni economiche (convitti, lavorazione conto terzi, azienda agraria, azienda speciale)
  • contributi INPS-Gestione Separata per collaborazioni coordinate e continuative relative a febbraio 2016
  • ritenuta d’acconto su liquidazioni ad estranei la pubblica amministrazione 16 marzo - Entro tale data deve essere comunicato al SIDI il “prestato servizio” del personale supplente in carico (per i contratti ancora aperti nel mese corrente)

21 marzo - Comunicazione al Centro per l’Impiego dell’assunzione, proroga, cessazione e trasformazione dei rapporti di lavoro relativi a febbraio 2016 (il 20 marzo “cade” di domenica)
21 marzo – Termine di presentazione, al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico della Regione di residenza, della domanda di partecipazione agli esami di Stato di scuola secondaria superiore in qualità di candidati esterni da parte degli alunni che cessino la frequenza delle lezioni dopo il 31 gennaio e prima del 15 marzo 2015 (il 20 marzo, data stabilita dall’ordinanza 20 del 20.10.2015, “cade” di domenica)
21 marzo - Giornata mondiale della poesia (ricorrenza istituita dall’Unesco nel 1999)
24 marzo - Giornata nazionale per la promozione della lettura (istituita nel 2009 per rafforzare il ruolo della lettura quale strumento insostituibile per lo sviluppo e la diffusione della cultura)
27 marzo - Passaggio all'ora legale
27 marzo - Domenica di Pasqua
28 marzo - Lunedì dell’Angelo (“pasquetta”)
31 marzo - Termine ultimo per la comunicazione a NoiPA della liquidazione al lordo dipendente per tutti i contratti di supplenza breve e saltuaria (riferiti al mese di marzo 2016) e per ciascuna delle voci componenti la liquidazione medesima, al netto di eventuali giorni di assenza o sciopero
31 marzo – Termine per la presentazione telematica all’INPS del modello UNIEMENS relativo a febbraio 2016
31 marzo – Termine ultimo per l’aggiornamento, non obbligatorio, del Documento Programmatico per la Sicurezza (DPS). L’art. 45 della legge 35 del 2012 (di conversione del decreto-legge 5 del 2012) ha soppresso, infatti, i paragrafi da 19 a 19.8 e 26 dell'allegato B (“Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza”) al decreto legislativo 196 del 2003, il “Codice in materia di protezione dei dati personali” meglio conosciuto come “Codice della Privacy”. Restano inalterati comunque gli adempimenti - in primis, quelli dettati dall’art. 34 del “Codice” - che le amministrazioni devono osservare per il mantenimento delle misure minime di sicurezza la cui efficace realizzazione era sottesa alla redazione del DPS, in particolare nel settore dei trattamenti informatici.

Iniziative

2 marzo, Mestre (VE), "Valutazione, merito, premialità. Quale possibile modello"

"Valutazione, merito, premialità. Quale possibile modello valutativo in coerenza col PTOF", convegno promosso dalla segreteria regionale Cisl Scuola del Veneto insieme a Irsef Irfed. Uno dei temi di maggiore attualità non solo nel dibattito, ma anche sul terreno di una pratica applicazione secondo le disposizioni, molto controverse, della legge 107.
Ne parla Paola Serafin, dirigente scolastica ed esperta dell'Irsef Irfed nazionale, dopo l'introduzione della segretaria generale Cisl Scuola Veneto, Tina Cupani.
Conclusioni di Lena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola.
I lavori si svolgono al Novotel di via Ceccherini 21 a Venezia Mestre, con inizio alle ore 10.
 

4 marzo, Genova, “Entrare nel merito. Come riconoscere la qualità del lavoro dei docenti”

Con un'iniziativa promossa dalla segreteria regionale Cisl Scuola Liguria insieme a Irsef Irfed, "Entrare nel merito - come riconoscere la qualità del lavoro dei docenti" si affronta uno dei temi più complessi e discussi, già discusso ma ad oggi non risolto in sede contrattuale. La legge 107 ripropone, rendendola di stringente attualità, una questione sulla quale il sindacato rivendica prerogative e spazi di intervento.
Intervengono sul tema Roberto Peccenini e Paola Serafin.
I lavori, introdotti dalla segretaria generale Cisl Scuola Liguria, Monica F. Capra, si svolgono presso presso Bi. Bi. Service, via XX Settembre 41 a Genova, con inizio alle ore 14,30.

5 marzo, Bari, "Gestione e responsabilità nella scuola alla luce delle innovazioni legislative"

Cisl Scuola Puglia Basilicata, in collaborazione con Irsef Irfed e Tecnodid Editrice, organizza un seminario formativo per dirigenti scolastici e docenti su "Gestione e responsabilità nella scuola alla luce delle innovazioni legislative".

L'iniziativa - che si configura come attività di formazione e aggiornamento ai sensi degli artt. 64 e 67 del CCNL Scuola - si svolgerà sabato 5 marzo 2016 dalle ore 9.00 alle ore 14.00 presso l'Hotel Parco dei Principi di Bari Aeroporto (prolungamento viale Europa, 6).

  • Apertura dei lavori, Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia Basilicata.
  • Saluti, Anna Cammalleri, direttore generale Usr Puglia, e Giulio Colecchia, segretario generale Usi Cisl Puglia Basilicata.
  • Relazione, Sergio Auriemma, vice procuratore generale Corte dei conti.
  • Moderatori del dibattito, Guglielmo Rispoli e Maria Teresa Stancarone (dirigenti scolastici e componenti la redazione di Tecnodid Editrice).
  • Conclusioni, Lena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola

Al termine del Corso sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione.

Navigando nel sito IRSEF IRFED .....

Sul sito IRSEF IRFED puoi trovare

nella sezione FORMAZIONE

  • Preparazione al concorso a dirigente scolastico – In collaborazione con Tecnodid è stata aperta una piattaforma per la preparazione al prossimo concorso a dirigente scolastico. Sono previste particolari agevolazioni per gli iscritti alla Cisl scuola…

nelle NEWS

  • RAV per la scuola dell’infanzia In arrivo il Rapporto di Autovalutazione anche per la scuola dell’infanzia...
  • Mobilità tra vecchio e nuovo Le regole sulla mobilità dei docenti sono state profondamente cambiate dalla legge 107/2015...

nella sezione APPROFONDIMENTI:

  • Multitasking … da evitare?: Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie introduce nel panorama dei comportamenti cognitivi nuove prospettive e diversi costrutti...

Cisl Scuola: via Bargoni, 8 - 00153 ROMA - tel. +39 06 583111 fax +39 06 5881713
e-mail: cisl.scuola@cisl.it web: http://www.cislscuola.it
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