Il documento approvato dal Consiglio Generale CISL Scuola a conclusione della "tre giorni" di Trento

08.07.2021 12:25

A conclusione di un'intensa sessione di lavori, cui ha preso parte tutta la dirigenza della CISL Scuola, Il Consiglio Generale ha votato un documento conclusivo che fa sintesi del dibattito e traccia le coordinate cui l'iniziativa del sindacato dovrà fare riferimento nell'immediato e in prospettiva, in una fase in cui si profilano numerose e impegnative scadenze. Di seguito il testo del documento, approvato all'unanimità.

Il Consiglio Generale della CISL Scuola, riunito al Teatro Auditorium S. Chiara di Trento il giorno 8 luglio 2021, assume e fa proprio quanto emerso dal dibattito svoltosi in Assemblea Nazionale, stimolato dall’ampia e puntuale relazione della segretaria generale Maddalena Gissi e arricchito dall’intervento del segretario generale della CISL, Lugi Sbarra, a conclusione dei lavori.

Il Consiglio Generale sottolinea l’importanza e il significato di uno svolgimento in presenza dei lavori dei massimi organi statutari, condizione che consente di vivere nel modo più pieno la dimensione comunitaria dell’organizzazione, con l’auspicio e il rinnovato impegno affinché l’attività in presenza sia resa possibile, fin dall’inizio del nuovo anno scolastico, in tutti gli ordini e gradi di scuola nell’intero Paese.

Tale obiettivo presuppone uno sforzo corale che investe il ruolo delle istituzioni, della politica, delle forze sociali e delle stesse responsabilità nei comportamenti individuali perché la campagna di prevenzione e di contrasto alla diffusione del contagio si sviluppi in tutta la sua efficacia, accelerando i tempi di uscita dalla pandemia, consentendo nel frattempo quanto più possibile un normale, sereno e sicuro svolgimento delle relazioni interpersonali.

È a tal fine necessario che gli enti preposti assicurino in modo puntuale e tempestivo tutti gli interventi che riguardano la disponibilità di spazi adeguati allo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche, la presenza in ogni scuola dei necessari presidi di carattere sanitario per la gestione di eventuali emergenze, la rete dei trasporti di cui si avvalgono gli alunni e il personale scolastico. Per quest’ultimo, va perseguito e incentivato il completamento di una campagna vaccinale per la quale a suo tempo è stata giustamente rivendicata e riconosciuta una “corsia preferenziale”.

Altrettanto indispensabile è il completamento in tempo utile di tutti gli adempimenti funzionali al regolare avvio delle attività scolastiche: una richiesta che la CISL Scuola ha da tempo e più volte posto come assoluta priorità e che viceversa rischia di risultare in gran parte disattesa, con le conseguenze negative che ne deriverebbero per la corretta gestione delle attività scolastiche. Al riguardo, una delle più evidenti criticità irrisolte è quella dell’elevato ricorso ai contratti di lavoro precario, sia per l’area della docenza che per quella ATA, frutto di scelte errate o insufficienti in materia di reclutamento, così come preoccupa la mancata piena conferma, diversamente da precedenti annunci e impegni, del cosiddetto “organico covid” anche per l’anno scolastico 2021/22.

Il dibattito in corso sulla conversione in legge del decreto “sostegni bis” mostra in tutta evidenza la difficoltà di tradurre il pressante lavoro di confronto e interlocuzione con le forze politiche in efficaci interventi emendativi, che la CISL Scuola ha indicato come necessari sia rispetto alle procedure di reclutamento del personale docente (ivi compresi gli IRC), ATA e DSGA, sia per quanto attiene alla rimozione dei vincoli per la mobilità di docenti e dirigenti, sia per annose problematiche riguardanti la dirigenza scolastica.

Anche per questo risulta fondamentale l’obiettivo di rendere pienamente esigibili i contenuti del Patto per la Scuola al centro del Paese, che investono non soltanto gli impegni di spesa indicati nel PNRR, ma devono prevedere in prospettiva finanziamenti strutturali, che presuppongono anche un nuovo e diverso rapporto tra azione di governo e realtà della scuola, in un’ottica di continuità e stabilità che il sistema di istruzione, in quanto fattore unificante per l’intero Paese, deve vedere comunque garantite anche rispetto all’alternarsi delle maggioranze di governo.

In un quadro normativo che va razionalizzato e consolidato, riducendo all’essenziale la mole oggi eccessiva di adempimenti burocratici, la scuola ha bisogno di veder valorizzata e sostenuta la sua natura di comunità educante, che ha nella cura delle relazioni interpersonali, a partire da quelle con studenti e famiglie, una delle fondamentali priorità, riconoscendone l’attivo protagonismo anche nella definizione e gestione dei percorsi di innovazione.

Il Consiglio Generale ritiene che la CISL Scuola possa a tal fine dare un importante contributo attraverso una rafforzata capacità di elaborazione e proposta su questioni cruciali come quelle riguardanti la valorizzazione della professionalità, della formazione e dell’aggiornamento. Un investimento sulla qualità professionale che dovrà riguardare tutto il personale, ivi compreso quello per il quale si persegue l’obiettivo di una stabilizzazione del rapporto di lavoro. Si tratta di presupposti che condizionano anche la prospettiva di un più giusto ed elevato riconoscimento sociale del personale scolastico, che può avvenire solo riscattando il sistema da condizioni di marginalità restituendogli la dovuta centralità di attenzione e di interesse a livello di scelte politiche complessive. Occorre mettere fine a una troppo lunga stagione nella quale i temi della scuola conquistano la ribalta solo in modo effimero e su aspetti marginali.

Il Consiglio Generale, alla luce dell’intervento svolto dal segretario generale Luigi Sbarra, esprime soddisfazione e apprezzamento per la chiarezza e la determinazione con cui la CISL sta assumendo le ragioni e gli obiettivi di una più attenta considerazione per i temi dell’istruzione e della formazione, mettendoli al centro di un’azione che vede un attivo protagonismo delle confederazioni, sottolineandone così la valenza di interesse generale in un momento nel quale incombono altre e gravissime emergenze di natura sociale, delle quali la CISL Scuola si sente partecipe e intende farsi pienamente carico. Si devono in gran parte alla CISL alcuni importanti contenuti del recente accordo fra Governo e Parti Sociali, così come è fondamentale il ruolo che la nostra Confederazione ha svolto e sta svolgendo per affermare e consolidare e un assetto concertativo nel quale possa essere valorizzato il contributo che attraverso l’esercizio delle relazioni sindacali le forze sociali possono dare anche alla qualità e all’efficacia delle decisioni politiche.

Su tutte le questioni affrontate e discusse in Assemblea Nazionale una fondamentale occasione di ulteriore approfondimento e di diffusione del confronto è data dall’imminente avvio del percorso congressuale, che la CISL Scuola affronta anche attraverso un nuovo assetto della sua segreteria nazionale, con cui l’organizzazione si appresta ad affrontare con più efficacia importantissime scadenze, come il rinnovo delle RSU, per le quali fin d’ora è indispensabile esprimere a tutti i livelli un grado elevato di impegno. Al grande lavoro cui sono chiamate le strutture territoriali dovrà essere infatti assicurato il massimo apporto della struttura nazionale.

Il Consiglio Generale sottolinea come l’organizzazione sarà impegnata, a partire dal mese di settembre, ad un dibattito congressuale per il quale vanno costruite condizioni che favoriscano al massimo la partecipazione e il coinvolgimento dell’intera base associativa, rafforzando in tal modo la capacità dell’organizzazione di essere efficace interprete delle attese e degli interessi del personale, nella prospettiva di una accresciuta attenzione al mondo della scuola.

APPROVATO ALL’UNANIMITÀ