Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza. Sottoscritto, in mattinata presso la Funzione Pubblica, il Memorandum

27.06.2007 16:10

Con l'odierna sottoscrizione dell'"Intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza" - al termine di un percorso il cui avvio era stato unitariamente richiesto dai sindacati confederali e la cui rilevanza era stata formalmente richiamata nella "piattaforma contrattuale 2006-2009" - si è positivamente concluso il confronto tra Governo e Organizzazioni Sindacali della Scuola (impegno previsto nel punto 10 del "Memorandum sul lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche", siglato lo scorso 18 gennaio).

L'Intesa rappresenta un importante atto politico di assunzione di reciproci impegni condivisi "nel rispetto delle prerogative dei soggetti e senza interferenze legislative in materia contrattuale" per affrontare le grandi questioni che investono il nostro Paese alla cui soluzione la scuola - garantendo pienezza di diritti ad ogni persona che vive nel nostro territorio nazionale - "può dare un contributo decisivo per assicurare una più elevata crescita della produttività e per promuovere mobilità e sviluppo sociale".

Il miglioramento della "quantità e qualità dell'istruzione" è stato riconosciuto "priorità nazionale" ed in quanto tale, obiettivo di sistema, che esige, pertanto, una strategia di interventi coordinati e sinergici ("di sistema", appunto) per mettere la scuola in condizione di perseguire le sue finalità istituzionali, rese oggi ancor più cogenti dalle continue e pressanti domande individuali e sociali connesse alla situazione particolarmente difficile e delicata che il Paese sta attraversando sotto il profilo culturale, sociale ed economico.

L'Intesa riconosce e sancisce così quanto più volte evidenziato e da tempo denunciato dalla CISL Scuola: il Contratto, cui compete la disciplina dell'organizzazione del lavoro e della gestione del personale, non può assolutamente essere considerato come l'unico strumento per garantire l'innalzamento dei livelli qualitativi del servizio formativo quale leva "per assicurare lo sviluppo della società, i diritti di tutti gli abitanti, la crescita e la diffusione del benessere economico".

Obiettivi quali:

  • "l'estensione massima della scolarità come opportunità offerta a tutti"
  • "la rapida riduzione e, in prospettiva, l'azzeramento dei tassi di dispersione e abbandono"
  • "la lotta all'analfabetismo funzionale e l'innalzamento dei livelli culturali della popolazione adulta" (per non parlare poi dell'edilizia scolastica e della sicurezza degli edifici e del rilievo che tutte queste questioni assumono nelle aree di più elevata marginalità sociale e nel Mezzogiorno)

esigono azioni normative e amministrative - oltre che contrattuali - "fra loro coerenti ed omogenee, sulla base di indirizzi e criteri generali" che chiamano direttamente in causa le responsabilità di tutti i soggetti politici ed istituzionali sulla base del nuovo riparto delle competenze definito dal Titolo V della Costituzione.

La sottoscrizione dell'odierna Intesa crea le condizioni politico-istituzionali necessarie a definire tutti gli impegni di contesto, a partire da quelli di natura finanziaria che dovranno essere declinati nel DPEF 2008 e tradotti nei conseguenti impegni di spesa della prossima Finanziaria.

Il confronto all'ARAN per il rinnovo del "Contratto Scuola" (biennio economico 2006-2007) - già iniziato nelle scorse settimane continuerà anche nel mese di luglio - rappresenterà una prima  verifica della volontà del Governo di mantenere fede agli impegni condivisi per "un'azione pubblica a sostegno della conoscenza".

La CISL Scuola, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, farà la propria parte. Il Governo faccia la sua.