Rubrica d'inciampo

11.12.2018 18:54

Amarissimo il "Buongiorno" di Mattia Feltri su La Stampa di martedì 11 dicembre 2018. L'episodio da cui trae lo spunto è l'atto vandalico di chi ha rimosso e fatto sparire le "pietre d'inciampo" che ricordano il tragico martirio della famiglia ebrea Di Consiglio, forse nel tentativo più o meno consapevole di cancellare una memoria che brucia e provoca vergogna. Il pezzo è breve, ma di grande intensità. Lo proponiamo anche per unirci allo sdegno per un gesto che denota totale assenza di umanità oltre che di intelligenza.

Cara Benedetta, caro Giulio, forse ricordate della sera in cui, tornando dalla pizzeria, ci imbattemmo nelle venti pietre d’inciampo della famiglia Di Consiglio in via Madonna dei Monti. Non ne avevate mai viste, e mi avete chiesto che fossero. Pietre d’inciampo, ho risposto, perché quando si inciampa si è costretti a fermarsi per non cadere, e le pietre costringono i pensieri a fermarsi A fermarsi per non dimenticare. Vi siete chinati a leggere i nomi, le date di nascita e di morte, e fra gli assassinati c’erano bambini della vostra età e pure più piccoli: uno aveva pochi mesi. Vi avevo promesso che a casa avremmo cercato su Internet la storia della famiglia Di Consiglio, ma era tardi e rimandammo all’indomani, e poi non l’abbiamo cercata più. Siccome ieri le pietre sono state rubate, e al loro posto è rimasto un buco, ho pensato che sarei stato un buon padre, quella sera, se vi avessi tenuto in piedi qualche minuto di più. Provo a rimediare.
Mosé e Orabona erano ebrei romani da generazioni, avevano dieci figli e un mare di nipoti: loro pietre d’inciampo si trovano in tutta Roma. Molti furono arrestati nella notte della razzia del Ghetto, 16 ottobre 1943, e i vecchi e i bambini furono gasati all’arrivo ad Auschwitz. Gli altri morirono di stenti nel lager. Alcuni ripararono in via Madonna dei Monti, nel palazzo di Mosé, ma furono tutti arrestati per la soffiata di una spia e portati all’esecuzione alle fosse Ardeatine. Sì salvo soltanto Ennio, che aveva quattordici anni, e fuggi saltando giù dal camion. Lo si vede in una foto, a fine guerra, mentre riconosce i corpi dei familiari. A diciotto è morto di cancro.

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