Quali cambiamenti attende la nostra scuola. Editoriale di Maddalena Gissi su Scuola e Formazione

27.08.2018 00:01

I cambiamenti che la scuola attende: da troppo tempo è costretta a subire quelli non sempre opportunamente meditati di una politica smaniosa di "lasciare il segno" più che capace di delineare autentici percorsi di riforma, come pure in altre stagioni il Paese ha potuto vivere. I temi di politica scolastica sono sembrati piuttosto marginali nella lunga fase di gestazione del nuovo governo, qualche spunto in più lo hanno offerto le dichiarazioni del ministro Bussetti nel momento in cui ha presentato alle commissioni cultura di Camera e Senato le sue linee programmatiche: affermazioni che consentono di individuare punti di possibile convergenza "per un confronto che sottragga la scuola alle logiche miopi della polemica politica , assumendola come quel prezioso bene comune che tutti dovrebbero riconoscere e considerare come tale". Cosa cambiare, come cambiare sono le due domande con cui si apre l'editoriale di Maddalena Gissi sul numero della rivista "Scuola e Formazione" che viene recapitata in questi giorni a tutti gli iscritti alla CISL Scuola.
Un numero come sempre ricco di spunti e di contributi prestigiosi, cui si può accedere anche dal nostro sito internet ("Scuola e Formazione"); alcuni argomenti vengono ulteriormente ripresi e sviluppati sulle nostre pagine web, nella sezione "Scuola e Formazione plus".

In questo numero

Il nuovo anno scolastico si apre all’insegna delle attese che suscita uno scenario politico profondamento cambiato. Si è insediato dopo una travagliata gestazione un governo che si definisce “del cambiamento”. Che cosa intenda cambiare per la scuola, e come si appresti a farlo, è il tema dell’Editoriale di Maddalena Gissi, che tenta di individuare le linee di movimento del nuovo Governo, mettendo anche in evidenza obiettivi e priorità della Cisl Scuola. Su alcuni di questi già qualche risultato l’abbiamo raggiunto (l’accordo che supera la chiamata diretta) o potremmo ottenerlo (cancellazione del divieto di assunzione dopo un triennio). Ci attende comunque una fase impegnativa di lavoro: portare a frutto quanto ottenuto, preparare il “nuovo rinnovo” attraverso il coinvolgimento attivo della categoria.
Fondamentale per questo il ruolo affidato alla nostra prima linea, a partire dai neo eletti nelle Rsu da poco rinnovate con ottimo risultato per la Cisl. Saranno loro i protagonisti della 3^ Giornata Nazionale Rsu e delegati in programma il 7 settembre.
Una vera e propria lezione sul tema sempre aperto dell’autonomia scolastica ci viene dal contributo di Giuseppe Cosentino, mentre prezioso contributo alla riflessione sulle prospettive contrattuali è il lavoro di Marcel Hénaff, di cui pubblichiamo una prima parte. Di scuola e futuro ci parla Ivo Lizzola. Ampio spazio è dedicato alla figura di Pierre Carniti in
Guide e testimoni di questi tempi.
Accanto a tutte le altre consuete rubriche, se ne aprono di nuove, tra queste
Questioni spinose di Lorenzo Gobbi, mentre Prima Scuola porta l’attenzione sul tema dell’infanzia con un articolo di Maurizio Gentile. Dedicato a un’analisi dei tanti problemi che investono il settore della formazione professionale e quello della scuola non statale è l’intervento di Elio Formosa.
Ancora al ricordo di don Milani è dedicata la quarta di copertina, con un’immagine commentata da Emidio Pichelan
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