Tina Anselmi, interprete di una politica alta e nobile al servizio della comunità

01.11.2016 21:14

Grande commozione ha suscitato la notizia della scomparsa di Tina Anselmi, morta a Castelfranco Veneto all'età di 89 anni, una delle figure più prestigiose nel panorama politico italiano, prima donna a ricoprire, nel 1976, la carica di ministro in un settore, quello del lavoro, che si ricollega direttamente agli anni della sua formazione e del suo impegno nel mondo del lavoro e nel sindacato.
È per noi motivo di orgoglio– afferma la segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi – il fatto che sia stata insegnante e dirigente, dal 1948 al 1955, del nostro sindacato della scuola elementare, il Sinascel Cisl. Una ragione in più per sentirsi legati a una persona che ha interpretato e vissuto nel modo più alto e nobile il suo impegno politico e istituzionale, inteso sempre come autentico servizio alla comunità”.
"È stata un simbolo per tutte le donne italiane". Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan la scomparsa di Tina Anselmi. "Siamo tutti addolorati e commossi per la sua scomparsa - dichiara - una grande donna, sindacalista della Cisl, parlamentare, e prima donna ministra in Italia. Anselmi è stata un simbolo di emancipazione civile, di impegno politico e sociale per tutte le donne italiane. Una vera madre della Patria. Tutta la sua vita è stata una esempio di coraggio, di competenza e di moralità nella azione politica, di grande vicinanza alle ragioni dei più deboli e bisognosi della società italiana. La Cisl non la dimenticherà mai, ma resterà per tutti noi un punto di riferimento costante ed un esempio da trasmettere ai giovani".