Ambiti territoriali e mobilità 2016/17, si profila una situazione insostenibile

03.12.2015 19:29

Si è svolto nella mattina odierna al MIUR lo specifico incontro con all’ordine del giorno uno dei punti più critici e criticati della legge 107/2015: quello relativo alla costituzione degli ambiti territoriali e alla mobilità del personale per l’a.s. 2016/17.

È nota la posizione della Cisl Scuola su questo specifico aspetto sia per le negative ricadute sul personale sia per le difficoltà di gestione dell’intera procedura di cui non si vede peraltro alcuna effettiva utilità ai fini di un ottimale utilizzo dei docenti e delle loro competenze. Senza apprezzabili mutamenti, si darà continuità alle iniziative sindacali di contrasto che potrebbero anche sfociare in inevitabili azioni di contenzioso.

Ambiti territoriali

L’amministrazione ha illustrato i criteri definiti dal gruppo di lavoro appositamente costituito presso il MIUR. Detti criteri, in sintesi, prevedono:

  • ciascun ambito dovrà includere scuole, comprensive di tutte le relative sedi, sia del primo che del secondo ciclo;
  • non potranno essere istituiti ambiti territoriali tra province o regioni diverse;
  • la dimensione di ciascun ambito dovrà essere riferita alla popolazione scolastica sulla base, di norma, dei seguenti parametri: limite massimo, 40mila alunni (che sale a 60mila per le aree metropolitane); limite minimo 22mila alunni;
  • saranno possibili deroghe ai limiti citati motivate da particolari situazioni territoriali (quali le aree montane) e per le quattro province (Gorizia, Isernia, Verbania Cusio Ossola e Oristano) che hanno una popolazione scolastica inferiore ai 22.000 alunni.

Con le cifre suindicate - e tenendo esclusivamente conto del limite minimo previsto (senza eventuali deroghe, quindi) - dovrebbero essere costituiti circa 380 ambiti su tutto il territorio nazionale. La definizione degli ambiti sarà effettuata, come da legge, dai Direttore regionali, previa informativa alle organizzazioni sindacali.

L’Amministrazione, inoltre, ha comunicato che gli organici dei docenti saranno definiti a livello regionale in attesa della definizione delle norme di coordinamento tra la legge 107/2015 e il Testo Unico 297/1994: quest’ultimo prevede attualmente ruoli docenti provinciali.

Mobilità

Alle criticità rappresentate da tutti i sindacati presenti alla riunione i dirigenti ministeriali hanno rappresentato di fatto l’impossibilità di discostarsi dalle previsioni della legge 107, in particolare con riferimento alla titolarità di ambito territoriale.

L’ipotesi prospettata per grandi linee prevede il mantenimento della mobilità annuale articolata in tre fasi.

  • Prima fase - Destinata ai docenti assunti nelle fasi “zero” e “A” a cui verrebbe assegnata la titolarità su una scuola nell’ambito della provincia assegnata. A questa fase parteciperebbero anche i docenti collocati fuori ruolo che rientrano nel ruolo di provenienza. Apertura è stata manifestata rispetto all’assegnazione della titolarità di scuola ai docenti DOS che sarebbe assegnata sempre in questa fase.
  • Seconda fase - Rivolta alla mobilità straordinaria volontaria su tutto il territorio nazionale dei docenti assunti entro l’a.s. 2014/15 che in caso di trasferimento acquisirebbero la titolarità di ambito territoriale.
  • Terza fase destinata all’assegnazione della titolarità di ambito territoriale ai docenti assunti nelle fasi “B” e “C”. In questa fase i docenti assunti da concorso ordinario avrebbero la precedenza nei limiti della Regione assegnata. Successivamente sarebbero trattati i docenti assunti dalle GaE che dovranno obbligatoriamente esprime la preferenza per tutti gli ambiti nazionali.

Il MIUR, inoltre, ha ipotizzato:

  • per la mobilità professionale la riserva del 30% dei posti disponibili;
  • per i soprannumerari dell’ottennio l’esercizio della precedenza per il “rientro” nell’ambito territoriale in cui sarà ricompresa la scuola di precedente titolarità.

L’amministrazione, infine, ha informato circa la predisposizione - nell’ambito del decreto cosiddetto “mille proroghe” - di un emendamento atto a consentire la presentazione delle domande di assegnazione provvisoria anche per l’a.s. 2016/17.

Il prossimo incontro è previsto per lunedì 14 dicembre.