ANSAS e INVALSI: pubblicati dal MIUR i provvedimenti che esplicitano le priorità finalizzate ad orientare le specifiche attività

28.10.2010 20:57

L'Atto di Indirizzo del 6.8.2010 (prot. n. 5918) individua le priorità necessarie ad orientare l'attività dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS) per l'anno 2010, mentre la Direttiva n. 67 del 30.7.2010 definisce gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali di cui l'INVALSI dovrà tener conto per lo svolgimento della propria attività istituzionale per l'a.s. 2010/11.

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L'Atto di Indirizzo per l'ANSAS

Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, il provvedimento concentra la sua attenzione quasi esclusivamente sull'attività di formazione destinata a tutto il personale della scuola (dirigenti, docenti e ATA).

L'Atto di Indirizzo esordisce parlando espressamente di formazione del personale, di sostegno dei processi di riforma, di attività di formazione mirate alla innovazione, di azioni di accompagnamento alla riforma della scuola superiore.

Tra le altre priorità di intervento si rileva:

  • l'utilizzo delle nuove tecnologie per l'innovazione della didattica;
  • il programma "La scuola digitale";
  • lo sviluppo della dimensione di collaborazione internazionale delle istituzioni scolastiche ed universitarie;
  • l'attività di monitoraggio dei principali fenomeni del sistema scolastico italiano e la documentazione dei processi e delle esperienze di innovazione;
  • lo sviluppo continuo del proprio sistema informativo e documentario.

La seconda parte dell'Atto di Indirizzo è dedicata alla specificazione delle attività di collaborazione con le Direzioni Generali dell'Amministrazione centrale. Anche qui appare evidente la scelta di puntare sulla formazione del personale.

Il provvedimento, infine, evidenzia alcune peculiari azioni riguardanti:

  • la gestione e il consolidamento della banca dati per l'Istruzione degli adulti;
  • il potenziamento e l'adeguamento della banca dati IFTS;
  • il consolidamento del servizio di documentazione dei progetti relativi all'alternanza scuola-lavoro;
  • la prosecuzione nel sostegno all'attuazione dell'obbligo di istruzione;
  • la realizzazione di un piano di formazione, da attuarsi secondo la modalità della ricerca-azione, rivolto al personale docente degli istituti tecnici e professionali sul tema del rapporto tra scienza e tecnologia.

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La Direttiva per l'INVALSI

La Direttiva 67/10 riconosce l'attività svolta dall'Istituto confermando come primo obiettivo la stesura del "rapporto annuale sugli apprendimenti". Quest'anno la rilevazione sarà estesa agli studenti della seconda e quinta classe della scuola secondaria di II grado.

L'INVALSI, inoltre

  • continuerà a garantire la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionale, OCSE- PISA, IEA-TIMSS e IEA-PIRLS;
  • continuerà a predisporre i testi, da sottoporre alla scelta del Ministro, per la 3ª prova dell'Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di I grado;
  • dovrà progettare e mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche prove di valutazione degli apprendimenti relative a nuove aree disciplinari con priorità alla lingua inglese e alle scienze;
  • svilupperà le altre iniziative commissionate dalle Direzioni Generali del Ministero ed in particolare il progetto PQM.

L'INVALSI, di conseguenza, oltre alla rilevazione degli apprendimenti di italiano e matematica, potrebbe allargare la sua attività di rilevazione ai livelli di conoscenza degli studenti in lingua inglese e in scienze.

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L'emanazione delle due direttive ministeriali annuali offre l'occasione per avviare una profonda riflessione aperta e trasparente sulla funzionalità di queste istituzioni e sulla opportunità di una loro azione congiunta tesa al miglioramento della qualità del servizio pubblico d'istruzione.

La CISL Scuola, da tempo, sostiene che l'azione svolta dall'INVALSI non può esaurirsi con la consegna alle scuole degli esiti della rilevazione.

Bisogna rafforzare e sviluppare un serio e qualificato sistema nazionale di valutazione.

Il sistema che rivendica la CISL Scuola, infatti, dovrebbe essere finalizzato e orientato a sostenere e migliorare la didattica, a sostenere e incentivare le scuole, ad aiutare e valorizzare il personale.

Insieme all'INVALSI, un ruolo determinante - con competenza ed efficacia - potrebbe essere svolto dall'ANSAS, anche attraverso i suoi nuclei territoriali, sostenendo ed accompagnando le istituzioni scolastiche nell'utilizzo efficace dei dati rilevati nel processo didattico-pedagogico, finalizzato ad un miglioramento dei livelli di apprendimento dei ragazzi.

Per far questo è necessario che il MIUR metta mano alla complessiva riorganizzazione di questa Agenzia.

L'ANSAS non può essere pensata esclusivamente come luogo di ricerca, documentazione e monitoraggio collocato in unico centro operativo a Firenze; l'Agenzia deve poter esplicare un diffuso servizio di qualità rivolto alle istituzioni scolastiche dell'intero paese.

In questo ambito di azione comune, tesa al miglioramento della qualità del servizio scolastico nel suo complesso, può trovare sistemazione una rivisitata mission del corpo ispettivo. I caratteri distintivi del nuovo profilo professionale dei dirigenti tecnici, infatti, come delineati dalla direttiva 60/10, potrebbero consentire un'azione integrata di coordinamento dell'attività di sostegno alle scuole dell'autonomia.