Occorrono forti politiche di integrazione e di sostegno alle scuole - Dichiarazione di F.Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

08.01.2010 19:14

Quote alunni stranieri: occorre pensare ad un complesso piano di servizi per l'accoglienza e l'integrazione più che fermarsi a fissare delle percentuali di iscrizione alle singole scuole. Le politiche scolastiche si devono collegare ed armonizzare con le più generali politiche per la città e per la cittadinanza.

Vogliamo una scuola accogliente dentro città accoglienti, capaci - scuole e città - di confrontarsi intelligentemente e seriamente con i problemi del tempo che viviamo e quei processi di globalizzazione, immigrazione e interculturalità che mettono alla prova il nostro livello di civiltà oltre che il nostro spirito di umanità.

Per questo non si danno risposte facili e ricette miracolose.

Un miracolo fino ad ora c'è stato ed è venuto dalla capacità della scuola di assumere, con le sole sue forze, la passione e la capacità dei suoi operatori, la difficile sfida dell'accoglienza e dell'integrazione di nuovi alunni, alunni che venivano da altre culture e avevano altre lingue.

Ora è tempo di forti e lungimiranti politiche di sostegno.

E' chiaro che una corretta integrazione non si realizza dentro enclave chiuse e che pertanto un equilibrato rapporto, anche numerico, tra residenti storici e nuovi residenti è un parametro che incide sulla sua riuscita.

Questo vale per la città e vale per le sue scuole. E' un'attenzione, tuttavia, che non può portare a liste di proscrizione, a barriere di esclusione, a quote di espulsione.

Enfatizzare l'aspetto delle quote e delle percentuali significa prendere il problema per la coda e non risolverlo. Vanno trovate soluzioni adeguate ai diversi contesti di insediamento abitativo e di servizi che le diverse realtà presentano.

E' proprio sui servizi alle realtà più fragili che si devono misurare delle serie politiche di accoglienza e di integrazione. Su questo, più che sulle percentuali di iscrizione, bisogna puntare.

Roma, 8 gennaio 2010

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola