Il Ministro emana la "direttiva" sul bullismo. Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

05.02.2007 18:27
Categoria: Comunicati Stampa

Il bullismo non è un problema esclusivo della scuola, ma investe la società. Anche quello che si sviluppa a scuola è prodotto della società che abbiamo costruito e non di quello che nella scuola si fa.

Non vedere questo è cadere in un grave errore di sintassi: è confondere un complemento di luogo con un complemento di causa.

Il bullismo e la violenza non si imparano a scuola, ma nonostante la scuola. E' a partire da qui che possiamo ragionare anche di quello che la scuola può fare di più e meglio per contrastare questi fenomeni.

In questo senso si possono condividere le linee dell'odierna direttiva ministeriale per la prevenzione e il contrasto di questi fenomeni nelle scuole, a partire dal riconoscimento del quotidiano impegno svolto, in solitudine, da tutto il personale scolastico.

La CISL Scuola avverte, tuttavia, che - in assenza di un'azione sinergica tra scuola, famiglia, istituzioni regionali, territoriali e tutto il "sociale" organizzato, finalizzata alla realizzazione di un vero patto educativo - si correrà il rischio di non conseguire gli obiettivi che la direttiva si pone.

E in questo nuovo patto educativo è indispensabile assicurare alla scuola - e, quindi, ai suoi operatori - quelle condizioni di autorevolezza che passano attraverso un forte riconoscimento del suo ruolo sociale.

Roma, 5 febbraio 2007

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola