Motivazione degli insegnanti: quello che sfugge a Draghi (dichiarazione di F. Scrima, Segretario Generale Cisl Scuola)

13.10.2006 14:49
Categoria: Comunicati Stampa

L'intervento del Governatore della Banca d'Italia, in tema di scuola, merita una qualche annotazione.

Circa il rapporto medio studenti/insegnanti, ricordiamo solo che la scuola ha già fatto processi di razionalizzazione e che l'aggregazione degli istituti non può essere spinta fino al punto di mettere a rischio il reale esercizio del diritto costituzionale all'istruzione dei cittadini.

In tema di motivazione osserviamo che essa deve riguardare tutti gli attori perché la scuola assicuri qualità e buoni risultati.

La scuola è insegnamento e apprendimento per cui motivazione e demotivazione devono essere misurate su entrambi i versanti. La motivazione degli studenti, quella per l'apprendimento, non sta solo nelle mani degli insegnanti. Dipende molto dalle famiglie, dalle Istituzioni, dal più generale contesto sociale. E allora molte sono le responsabilità su questo versante.

Per quanto riguarda la motivazione degli insegnanti assicuriamo che essa è già alta, nonostante lo scarso riconoscimento sociale per un lavoro così importante e delicato.

Ma avere un contratto di lavoro scaduto da 10 mesi e non ancora rinnovato aiuta a motivare i docenti?

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola