Trasparenza e privacy – Strumento musicale: effetti sentenza Consiglio Stato – Abolizione permanenza in servizio fino a 70 anni

27.07.2006 16:43

Nel corso del confronto con l'Amministrazione che si è svolto il 26 luglio la CISL Scuola ha chiesto garanzie per il personale su alcune importanti questioni aperte.

Privacy

In apertura di seduta sono stati affrontati i problemi di trasparenza legati alla protezione dei dati sensibili (riserve, priorità, preferenze) nelle graduatorie dei concorsi per titoli e per titoli ed esami destinate alle assunzioni a tempo indeterminato e determinato. L'Amministrazione, rispondendo alle pressioni più volte avanzate dalla CISL Scuola e dalle altre Organizzazioni Sindacali, ha precisato che le indicazioni fornite con le note prot. 2100 del 28.11.05 e prot. 1000 del 18.7.2006, sono state sollecitate, e concordate, direttamente dal Garante e non possono, conseguentemente, essere modificate neanche prevedendo l'indicazione alternativa di sigle o codici.

Riconoscendo il problema e la necessità di garantire il diritto all'informazione da parte degli aspiranti, il MPI ha comunicato di aver cercato di attenuare l'impatto della questione mediante la diffusione da parte dei CSA di un prospetto con i dati numerici degli aspiranti con diritto alla riserva dei posti e la possibilità, rivolta esclusivamente agli aspiranti interessati, di prendere visione immediata della graduatoria completa dei dati non pubblicati. Si è, inoltre, riservato un approfondimento della situazione  presso il Garante della privacy anche a seguito delle segnalazioni che perverranno in tal senso dall'Amministrazione periferica, coinvolgendo anche la Funzione pubblica sul problema.

La CISL Scuola, insieme alle altre OO.SS.,  pur apprezzando l'intervento del Ministero, ha sottolineato che le misure adottate non sono comunque sufficienti a tutelare i diritti dei controinteressati, considerando tra l'altro il clima concitato in cui si svolgono le convocazioni e la prevedibile mole di richieste di accesso agli atti che pioveranno sui CSA mettendo a rischio la celerità e la serenità delle procedure.

Come già comunicato il 18 luglio u.s., ci stiamo attivando per sollecitare  un ulteriore intervento a garanzia delle esigenze di tutti i precari coinvolti.

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Strumento musicale

La legge n. 333 del 20 agosto 2001, ampliando la fase transitoria di accesso alla nuova classe di concorso di strumento musicale, ha disposto la costituzione di una seconda fascia delle graduatorie permanenti, prevedendo la possibilità di inserimento ai docenti  abilitati in educazione musicale nelle scuole medie  "che alla data di entrata in vigore della legge 124/99" erano inseriti negli elenchi aggiuntivi di strumento compilati ai sensi del D.M. n. 102 del 3 maggio 96. 

Ricordiamo che la legge in questione è intervenuta sul processo di modifica delle procedure di reclutamento avviato dal precedente Governo con la legge 124 con la quale, tra l'altro, era stata disposta la riconduzione ad ordinamento della sperimentazione musicale, la  conseguente costituzione di una specifica classe di concorso di strumento e delle relative graduatorie destinate ad accogliere in prima fascia i docenti che avevano maturato un servizio di insegnamento specifico di almeno 360 giorni.

L'Amministrazione ha dato applicazione alla legge 333 consentendo l'accesso alla seconda fascia solo a coloro che alla data del  25.5.99 (entrata in vigore della legge 124) erano in possesso di entrambi i requisiti richiesti: abilitazione e inserimento negli elenchi aggiuntivi.

Rispetto a questa interpretazione sono stati avviati ricorsi al TAR da parte di quei docenti che, inseriti negli elenchi aggiuntivi, erano stati esclusi dalle graduatorie in quanto avevano conseguito l'abilitazione in educazione musicale successivamente al 25.5.99.

In numerosi casi tali ricorsi hanno avuto esito favorevole per gli interessati e rispetto alle sentenze del giudice amministrativo il MPI ha  presentato  ricorso (anche se non in tutti i casi) appellandosi al Consiglio di Stato.

Nel frattempo alcuni CSA sulla base delle sentenze favorevoli hanno disposto lo scioglimento della riserva dei ricorrenti e l'inserimento a pieno titolo nelle graduatorie di strumento. In alcune realtà, negli anni successivi sono state accolte anche le analoghe domande presentate da altri aspiranti che, conseguentemente, non hanno attivato contenzioso.

Il Consiglio di Stato - con la recente sentenza n. 2036/06 - ha dato ragione alle posizioni dell'Amministrazione, respingendo l'interpretazione del TAR.

Il MPI ha ritenuto che  sulla materia il Consiglio di Stato  sia ormai indirizzato verso l'orientamento già espresso, e in previsione di successivi analoghi provvedimenti che confermano la decisione già assunta, ha invitato i Direttori regionali, con la nota prot. 884 del 30 giugno u.s., a verificare le posizioni dei docenti inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di strumento, e a procedere, in via di autotutela,  al depennamento dei candidati che hanno conseguito l'abilitazione in strumento musicale successivamente all'entrata in vigore della legge 124/99.

La CISL Scuola, insieme alle altre OO.SS., è intervenuta presso l'Amministrazione per affrontare la situazione che si è venuta a creare nei confronti dei candidati che saranno coinvolti dall'iniziativa del Ministero ed in particolare nei riguardi di coloro che sono stati assunti in ruolo.

La situazione presenta aspetti molto delicati. Infatti se la posizione dell'Amministrazione risulterà confermata anche dai successivi pronunciamenti del Consiglio di Stato, per i precari soccombenti  si delinea non solo la cancellazione dalle graduatorie ma anche il licenziamento.

La CISL Scuola, pur riconoscendo la coerenza delle disposizioni emanate dal MPI rispetto alla vicenda, ha  stigmatizzato i comportamenti difformi che sono stati adottati  sul territorio, ha chiesto che sia avviato un preciso monitoraggio della situazione, si è preoccupata di sostenere le posizioni dei docenti già assunti in ruolo che rischiano il posto di lavoro per eventuali future decisioni negative del Consiglio di Stato e di ricercare una concreta salvaguardia per tutti i precari coinvolti

Il Ministero ha manifestato una posizione rassicurante riguardo le situazioni già consolidate con l'assunzione in ruolo nei confronti delle quali non intende intervenire, e disponibilità a ricercare le azioni esperibili in favore degli interessati. Inoltre, rispondendo ad una esplicita richiesta delle OO.SS., si è manifestato disponibile ad una riapertura delle procedure di abilitazione speciale previste dalla legge 143/2005. Sulla questione è previsto un ulteriore incontro per valutare le soluzioni che saranno prospettate dall'Amministazione.

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Trattamento di quiescenza al personale interessato all'abolizione della proroga della permanenza in servizio fino a 70 anni

Facendo seguito alla nota unitaria trasmessa all'Amministrazione con la quale le Organizzazioni Sindacali Confederali hanno chiesto garanzie per la liquidazione della pensione al personale interessato, il MPI ha comunicato che sono stati adottati tutti gli interventi, anche presso l'INPDAP, affinché non si verifichino ritardi  nell'erogazione del trattamento di quiescenza.

Nei pochi casi ove sarà necessario procedere alla trasmissione manuale delle comunicazione all'INPDAP, per carenze della documentazione prodotta dagli interessati, potranno verificarsi al massimo brevi ritardi.