Direttiva n. 29 del 20.3.2006: formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, a.s. 2006/07

23.03.2006 19:03

Emanata dal MIUR la Direttiva n. 29 del 20 marzo 2006, concernente la “definizione degli obiettivi formativi prioritari in materia di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA per l’a.s. 2006/07”.

 

In attesa della registrazione della Direttiva da parte della Corte dei Conti, le Direzioni Regionali devono avviare la contrattazione collettiva integrativa (ex art. 4, comma 3, CCNL), al fine di consente la programmazione delle attività formative delle istituzioni scolastiche sin dall’inizio del prossimo anno scolastico.

 Dai “files” allegati sono rinvenibili e consultabili:

  • la nota prot. n. 455 del 21.3.2006 (di trasmissione del provvedimento)
  • la Direttiva n. 29 del 20.3.2006
  • la tabella riepilogativa dei finanziamenti
  • il progetto di monitoraggio

In materia, la CISL Scuola esprime le sottoriportate osservazioni.

  • Si ribadiscono, innanzitutto, le preoccupazioni già espresse in ordine alla drastica riduzione delle risorse che obbliga ad una rigida selezione delle priorità.
  • Si evidenzia che la direttiva assume in maniera chiara, come richiesto dalla CISL Scuola medesima, l’impegno di garantire i seguenti obblighi contrattuali: 1) la formazione in ingresso per tutti i profili professionali del personale della scuola; 2) gli interventi formativi destinati al personale ATA in attuazione dell’art. 3 (“Formazione per la qualificazione”) e 4 (“Formazione per passaggi di area”) dell’Intesa del 20.7.2004 e dell’art. 7 del CCNL 7.12.2005 (2° biennio - “Valorizzazione economica”).
  • Si conferma la contrarietà all’organizzazione di iniziative di formazione volte a sostenere il “progetto di innovazione per le scuole secondarie superiori” che rappresenta non soltanto una violazione istituzionale degli accordi sanciti all’interno del decreto 226/05, ma anche una mistificazione sul piano delle concrete possibilità di adeguamento dei curricoli vigenti ai piani di studio previsti dalla riforma (possibilità, peraltro, limitate di fatto alla sola “filiera” liceale).
  • Si conferma la sostanziale condivisione - nella sua proiezione sistemica - del “progetto di monitoraggio” (che interesserà le attività formative da intraprendere nell’anno scolastico 2006/07), con - al contempo - la richiesta di un’attenta valutazione scientifica e di un’indispensabile garanzia di terzietà nell’azione di rilevazione e gestione degli esiti.