Incarichi ai neo Dirigenti Scolastici, concluso il confronto col Ministero

31.07.2020 08:21

Si è concluso giovedì 30 luglio il Confronto sulle operazioni di conferimento degli incarichi ai neo-dirigenti scolastici che firmeranno il contratto a tempo indeterminato entro il primo settembre prossimo. Preliminarmente, la CISL Scuola ha sottolineato, anche nel corso dell'ultimo incontro come già fatto nei precedenti, la difformità registrata, per la fase di mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, nell’applicazione dei criteri generali che erano stati oggetto di Confronto a livello nazionale. Due Uffici scolastici regionali hanno escluso a priori la valutazione delle richieste derivanti dall’applicazione delle tutele previste dalla legge 104/92, altri hanno tenuto conto solo delle certificazioni ottenute dopo la nomina a tempo indeterminato, altri hanno applicato integralmente la normativa di tutela.
A parere della CISL Scuola la discrezionalità dei direttori degli uffici scolastici regionali non rappresenta una giustificazione per questa disparità sul territorio nazionale, considerando che i criteri generali sono determinati a livello centrale. Non avendo ad oggi ricevuto nessuna risposta alle segnalazioni effettuate, si è chiesto di procedere ad una revisione delle operazioni di mobilità interregionale, con l’integrale applicazione delle tutele previste dalla normativa generale.
In riferimento alla bozza di nota inviata dall’Amministrazione circa le procedure di assunzione dei vincitori del concorso e il conseguente conferimento degli incarichi, la CISL scuola ha espresso, come già fatto in occasione della precedente tornata di assunzioni, alcune precise richieste. In particolare, quella che la presa in considerazione delle precedenze, a vario titolo previste dalla normativa generale nell’assegnazione della sede, avvenga già nella fase di individuazione della Regione di destinazione, al fine di garantire, ad esempio, l’assistenza a familiari nonché i bisogni, anche di ordine primario, quale quello della salute, nel caso di malattie invalidanti o per le quali siano necessarie cure specifiche e comunque rientranti nelle tipologie previste per la tutela di persone con disabilità in situazione di gravità. Questa posizione è fondata sulla considerazione che la normativa generale ha l’evidente finalità di garantire il diritto alla salute o il diritto all’assistenza della persona disabile. Tali diritti non sarebbero in alcun modo garantiti da un’applicazione delle tutele previste solo all’interno della Regione di assegnazione. Sarebbe dunque tradito lo spirito delle norme in esame. Considerando inoltre le posizioni assunte da alcune direzioni regionali nella mobilità interregionale, si avrebbe la conseguenza che i dirigenti scolastici e i loro familiari non avrebbero diritto a tali tutele, né in fase di assegnazione della prima sede né in fase di trasferimento.
Rispetto ai criteri di assegnazione dell’incarico presso una sede di servizio, la CISL Scuola ha chiesto che sia mantenuta dall’Amministrazione la posizione già adottata nello scorso anno. La stessa Amministrazione aveva convenuto che “nel caso di primo incarico, se certamente non può farsi riferimento ai risultati pregressi, deve tenersi conto della posizione occupata dal candidato nella graduatoria di merito e delle preferenze - che si raccomanda di far esprimere su un numero ampio di sedi - al fine di evitare, per quanto possibile, assegnazioni d’ufficio”. Trattandosi della seconda fase di assunzione dal medesimo concorso, effettuata a partire dalla medesima graduatoria e a normativa invariata, si ritiene che l’Amministrazione debba confermare la posizione già assunta, non essendo mutata alcuna condizione rispetto alla procedura citata. Diversamente, si introdurrebbero ingiustificate disparità nell’operato dell’Amministrazione.
In generale, la CISL Scuola ha chiesto la massima trasparenza nella indicazione dei criteri utilizzati, ai sensi anche delle indicazioni ANAC circa il conferimento di incarichi. Inoltre, ha sottolineato la necessità che prima della scelta delle Regioni sia reso noto l’elenco completo delle sedi disponibili.