Nuovo incontro il 16 maggio su reclutamento e precari. Gissi: lavorare tutti per positivo risultato

11.05.2019 17:54

Riprende giovedì 16 maggio il confronto fra MIUR e sindacati su reclutamento e contrasto alla precarietà, già oggetto lunedì scorso del primo dei tavoli tematici previsti per dare attuazione all’intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile.
Nell’incontro del 6 maggio, rimasto a livello sostanzialmente interlocutorio, il MIUR si era detto disponibile a eliminare la prova preselettiva per i docenti precari con tre anni di servizio, ad ampliare la quota di posti riservati nel prossimo concorso, affiancando ad esso un percorso abilitante speciale finalizzato all’immissione in ruolo. “Bene la convocazione al Ministero di un nuovo incontro – commenta la segretaria generale della Federazione Scuola, Università e Ricerca CISL, Maddalena Gissial quale andiamo con obiettivi e proposte su cui siamo pronti a confrontarci in modo costruttivo”.
Come CISL abbiamo da tempo indicato – prosegue la segretaria generale - quali potrebbero essere le soluzioni per costruire un sistema di reclutamento che tenga assieme l’esigenza di assicurare qualità professionale con quelle, altrettanto importanti, di valorizzare l’esperienza di lavoro e ridurre drasticamente l’area del lavoro precario. Nel frattempo, siamo comunque disponibili a lavorare per soluzioni anche di carattere transitorio, che vadano comunque in quella direzione. Alcuni segnali positivi sono venuti anche nel primo incontro, mi auguro che molte delle perplessità del MIUR rispetto a procedure specifiche di reclutamento per il personale con consistente esperienza di lavoro possano essere superate anche alla luce di quanto affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza del 7 maggio sulle procedure concorsuali riservate, che ne ha confermato la piena legittimità”.
Serve disponibilità da parte di tutti – conclude Maddalena Gissi - a lavorare per una positiva conclusione del confronto. Puntiamo a ottenere risultati concreti, credo che i precari abbiano bisogno di questo e non di parole”.

Roma, 11 maggio 2019