Bonanni: "In piazza anche a Natale contro la manovra"

18.12.2011 09:44

"Se i partiti sono andati in quarantena il sindacato non farà altrettanto, anzi sarà ancora più vigile, perchè purtroppo siamo rimasti l'unica realtà che ha in campo proposte e proteste".

Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine di un attivo regionale del sindacato a Palermo, in merito alla manovra. "E questo ci dispiace davvero perchè una democrazia vive di proposte e controproposte. Per me lo sciopero è sempre un'arma estrema, come diceva Papa Wojtyla, che amava molto il sindacato. Lo sciopero noi lo abbiamo fatto solamente perchè il governo non ha voluto incontrarci e questo non era mai successo da parte di nessun esecutivo dell'ultimo quindicennio", ha proseguito.

"Ecco perchè la Cisl ha reagito più degli altri. È stato come negare l'esistenza del confronto, della democrazia e della responsabilità, che si esercita decidendo". Per Bonanni "la coesione si ottiene solo se la gente è dentro i processi e si sente considerata e rispettata. Questa volta per fretta e per non volontà di toccare i ceti più abbienti si è messa in discussione la coesione sociale. Non c'è stata giustizia nella manovra. Ci vorrà un'altra manovra per correggere quella attuale. Questa è la realtà, il resto sono chiacchiere che si fanno in queste ore. Ieri il presidente della Repubblica" - ha proseguito il leader sindacale - "ha detto che anche i ceti meno abbienti devono fare i sacrifici, io direi anche i ceti medio-alti ed alti devono farli perchè i sacrifici li stanno facendo solamente i lavoratori e i pensionati".

Rispondendo alla domanda se e cosa la Cisl è pronta a trattare sul "mercato del lavoro" Bonanni ha detto che la Cisl è pronta a trattare su tutto ma a condizione che ci siano negoziato e confronto. ''A proposito dei giovani a Monti dico che la cosa più opportuna da fare per le nuove generazioni è la previdenza integrativa obbligatoria. Così oltre alla stampella pubblica avranno quella privata".

"Chiediamo anche di dimezzare le tasse per i soldi che vanno nei fondi integrativi. Senza queste misure si finirà solo per favorire le banche'', ha spiegato Bonanni, riferendosi alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, che ieri ha ricordato che l'equità è anche tra le generazioni e che le riforme strutturali delle pensioni vanno in questa direzione.