Studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica - Emanata la circolare MIUR n. 70

24.07.2009 18:46

Con la C.M. n. 70 del 24.7.2009 - avente per oggetto "Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (legge 15 dicembre 1999, n. 482, art. 5). Esercizio finanziario 2009 - il MIUR detta le annuali disposizioni in materia. 

La Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici, in occasione del decennale della legge 482/99, ha sentito la necessità di valutare gli esiti dell'impatto delle iniziative di tutela e di promozione delle lingue minoritarie storiche negli Istituti Scolastici appartenenti a zone geograficamente delimitate, affidando all'INVALSI il piano di ricerca "Lingue di minoranza e scuola. A dieci anni dalla legge 482/99".

Lo scopo della ricerca è di effettuare una ricognizione dello stato reale di applicazione della legge sulle minoranze linguistiche, investigando il numero e la tipologia delle scuole coinvolte, i diversi modelli di autonomia scolastica messi in atto dalle scuole stesse, i diversi orientamenti e metodologie d'insegnamento della lingua, i materiali didattici adottati e il tipo di rapporto tra lingua e cultura presente sul territorio nonché le sinergie messe in atto con il territorio medesimo.

I percorsi progettuali presentati dalle Istituzioni Scolastiche nei dieci anni intercorsi dalla promulgazione della legge 482/99 testimoniano l'impegno professionale profuso per la promozione della lingua e cultura di appartenenza, il profondo vincolo che lega le comunità locali alle loro diverse radici etniche, la fattiva e sinergica collaborazione che si è instaurata tra scuola e territorio. La ricerca in corso cercherà, tra l'altro, di valutare l'entità del contributo reale che i finanziamenti concessi in questi anni alle istituzioni scolastiche hanno portato alla promozione e salvaguardia delle lingue e culture minoritarie.

Sia dai risultati preliminari dell'attività di ricerca commissionata all'INVALSI sia dalle richieste avanzate dal ricostituito Gruppo di Studio emergono significativamente alcune esigenze che appaiono di indubbia rilevanza:

  • la necessità, sentita con chiarezza dalle scuole, di una minore "precarietà progettuale", di un tempo più lungo per la pianificazione e lo svolgimento del lavoro programmato, in modo da garantire continuità e stabilità ai progetti;
  • il bisogno di ampliare i progetti in rete tra le scuole, al fine di rafforzare l'identità di ogni minoranza e rompere l'isolamento nel quale alcune di esse si trovano, collegandosi a scuole di altre zone;
  • l'urgenza di definire la tipologia degli insegnanti di lingue minoritarie, individuando dei requisiti minimi condivisi, al fine di assicurare se non una completa omogeneità dell'offerta almeno un minimo comune denominatore tra coloro che insegnano;
  • l'opportunità di promuovere - ove possibile - una tipologia di insegnamento più vivo e contestualizzato delle lingue minoritarie, utilizzando metodologie innovative e contenuti più accattivanti.

La corrispondenza ai principi proposti favorirà non solo la promozione delle lingue minoritarie ai sensi della legge 482/99, ma anche una risposta positiva a quella sfida salutare costituita dalla diversità linguistica proposta dalla Commissione delle Comunità Europee (Bruxelles, 18.9.2008).

Anche quest'anno tutte le scuole dell'infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado interessate all'uso della lingua minoritaria, sono invitate a presentare - per il biennio 2009/2011 - propri percorsi progettuali in rete, purché siano site in "ambiti territoriali e subcomunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche" (legge 15 dicembre 1999,  n. 482, art. 3) ed in linea con le indicazioni sottoriportate:

  1. Cooperazione in rete. L'incentivazione della cultura di "rete", prevista all'art. 7 del d.P.R. 275/99, nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse umane e strutturali, dell'economicità delle operazioni e dell'efficienza dell'organizzazione delle attività, attualizza l'impegno delle Istituzioni Scolastiche per l'insegnamento delle lingue e delle culture di minoranza, permettendo l'utilizzazione di tutti gli spazi organizzativo-didattici messi a disposizione dalla normativa succitata per la promozione del bilinguismo e la contestualizzazione dell'apprendimento. La scuola capofila, presentatrice del progetto, dovrà aver cura di inviare alla scrivente Direzione l'accordo di rete, cofirmato dai Dirigenti Scolastici di tutte le scuole partner, e un documento con sezioni relative al breve profilo dei partners, all'articolazione interna delle attività e alla suddivisione degli oneri.
  2. Continuità. In considerazione del breve intervallo temporaneo tra l'erogazione del finanziamento ed il termine dell'anno scolastico di riferimento, a disposizione delle Istituzioni Scolastiche per l'attuazione didattica delle progettualità finanziate, ed in vista della complessità della progettazione richiesta, con particolare riguardo all'articolazione interna alla rete di cui al paragrafo precedente, è emersa la necessità di offrire un respiro didattico più ampio, un tempo maggiore per il radicamento delle iniziative attuate e per la possibilità di valutarne l'impatto sul territorio. Pertanto, anche al fine di una maggiore proficuità del finanziamento erogato che con tempi di realizzazione più distesi consentirà di realizzare gli obiettivi prefissati più compiutamente, ogni iniziativa progettuale dovrà presentare un'articolazione biennale e dovrà essere realizzata nell'arco dei due anni scolastici 2009/10 e 2010/11, in modo da garantire la continuità temporale necessaria per lo svolgimento e la valorizzazione del progetto nella scuola e nel territorio.
  3. Osservanza dei termini e delle modalità stabilite per l'invio dei progetti. La mancata osservanza dei termini e delle modalità (digitale e cartacea) di presentazione delle iniziative progettuali sarà motivo di esclusione preventiva da qualunque finanziamento.

Saranno ammessi al finanziamento, pertanto, soltanto i progetti ad articolazione biennale presentati dalla scuola capofila entro il termine stabilito, corredati da un accordo di rete formale con almeno altre due Istituzioni Scolastiche.

L'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere effettuato entro e non oltre il 10 ottobre 2009 presso il MIUR, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica, Ufficio X, viale Trastevere 76/A - 00153 Roma.

Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dei seguenti elementi:

  1. progetto in originale, redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria;
  2. scheda-formulario, debitamente compilata in tutte le sue sezioni, da inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato sulla medesima scheda;
  3. scheda-sintetica formata da tre sezioni: anagrafica, coordinate bancarie, progetto (da scaricare, compilare in tutte le sue parti - una scheda per progetto) e inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato sulla medesima scheda;
  4. accordo di rete formale con non meno di due Istituzioni Scolastiche;
  5. delibera del Consiglio Provinciale di cui all'art. 3, comma 1, della precitata legge n. 482/99.

Si raccomanda l'invio all'indirizzo e-mail delle sole schede allegate; qualsiasi altra documentazione (progetto o delibera o accordo di rete) dovrà pervenire tramite servizio postale all'indirizzo suindicato.

Si ricorda, inoltre che la scheda-formulario è una sintesi del progetto e non sostituisce il progetto stesso, in mancanza del quale l'eventuale proposta non potrà essere presa in esame.