Sulla formazione dei docenti niente di nuovo, urgente ora è occuparsi di chi perde il lavoro - Dichiarazione di Francesco Scrima

28.08.2009 16:49

Le odierne dichiarazioni del ministro dell'Istruzione sulle nuove modalità di formazione degli insegnanti non ci dicono in realtà nulla di più di quanto già si sapeva: lo schema di decreto ministeriale che istituisce i nuovi percorsi di studio universitario continua il suo iter, dopo che su di esso è stato formulato, il 22 giugno, il prescritto parere del CNPI.

Fra le osservazioni che lo stesso CNPI ha formulato, e che la CISL Scuola condivide, due ci appaiono meritevoli di particolare attenzione:

  • si definiscono i percorsi di studio, ma non si sa nulla delle procedure di reclutamento, diversamente da quanto era previsto nella Finanziaria 2008 che indicava la necessità di una riforma contestuale dei due aspetti;
  • incerta e densa di incognite si profila la gestione della fase transitoria, in attesa che i nuovi corsi di studio prendano avvio e giungano a conclusione. Un lasso di tempo non breve, nel quale andranno comunque previste opportunità per chi nei prossimi anni completerà i corsi attualmente frequentati.

Ci sembra davvero improbabile, ad oggi, che possa realizzarsi l'ambizioso proposito di far partire già dal prossimo novembre i corsi annuali di tirocinio formativo attivo, che dovrebbero sostituire le SSIS biennali.

E' giusto mettere a punto un sistema che eviti fra l'altro, in futuro, la formazione di precariato: nel frattempo è, però, più che mai urgente condurre in porto - nel più breve tempo possibile - le annunciate misure straordinarie per i precari che perderanno il posto di lavoro. Su questo non c'è più tempo da perdere, le risposte vanno date in modo chiaro e concreto subito, poiché il nuovo anno scolastico è ormai in fase di avvio.

Le migliaia di precari senza lavoro sono il frutto di una politica di "tagli" che sta sacrificando in modo indiscriminato le ragioni della scuola a quelle dell'economia: in tale contesto, sottolineare come prioritaria la necessità di finanziamenti per le scuole private è davvero una nota stonata, se non una vera provocazione.

Roma, 28 agosto 2009

Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola