Organici ATA: informativa del MIUR sullo specifico Regolamento

30.01.2009 20:48
Categoria: Organico, Personale ATA

Si è svolto - ieri pomeriggio, presso il MIUR - il primo incontro, in materia. I dirigenti ministeriali hanno illustrato le linee generali del documento (la cui bozza è stata consegnata alle Organizzazioni Sindacali) per il raggiungimento delle finalità stabilite dall'art. 64 del decreto-legge 112/08, convertito nella legge 133/08.

Come ampiamente noto, la manovra prevede nel triennio una riduzione strutturale complessiva di personale ATA di 44.500 unità. A tal fine il Regolamento modifica i parametri finora disciplinati dal DM 201/00, la cui applicazione dovrà altresì misurarsi con i previsti "tetti" regionali.

La CISL Scuola

  • ha espresso un netto dissenso verso "politiche" - come quella concernente il personale ATA - che guardano esclusivamente alla scuola come settore su cui operare ed ottenere risparmi, senza interrogarsi sulle ricadute negative in termini di governabilità, efficacia e sicurezza delle istituzioni scolastiche che i suddetti "tagli" produrranno. La necessità di una redistribuzione degli organici - attraverso un percorso di individuazione unitaria dei servizi tale da essere adeguata alle esigenze della scuola dell'autonomia, al decentramento delle funzioni ed ai carichi di lavoro che lo stesso comporta - era stata sollecitata anche attraverso la costituzione di una "commissione paritetica" (che però non ha mai operato); detta redistribuzione, cioè, dovrebbe essere orientata ad un rafforzamento delle capacità dei servizi delle istituzioni scolastiche, a sostegno delle finalità istituzionali e dei progetti educativi. La politica dei "tagli" (sia per il personale ATA sia per il personale docente) si muove invece nella direzione opposta: quella di privare ulteriormente la scuola di risorse, limitando così (o persino annullandole completamente) le capacità progettuali e mettendo in serio pericolo sia la sorveglianza che la sicurezza degli alunni;
  • ha evidenziato le "ricadute" negative della "manovra" sul personale precario, fortemente presente nel settore ATA, auspicando una più articolata riflessione per una maggior tutela dello stesso;
  • ha sottolineato la necessità di una più approfondita valutazione che porti all'elaborazione di un piano che intervenga sugli sprechi (ove, eventualmente, presenti), utilizzando lo strumento della razionalizzazione delle risorse non come mero calcolo ragionieristico ma come momento di investimento e di qualificazione a sostegno della "buona scuola";
  • ha ribadito l'impegno a rappresentare - in tutte le sedi istituzionali - le ragioni del dissenso rispetto ai pesanti interventi governativi sulla scuola.