Organici. Ancora "tagli". Prosegue il confronto al MPI

30.01.2008 18:29

L'Amministrazione - nell'incontro svoltosi lunedì scorso, 28 gennaio, sulla determinazione delle dotazioni organiche per l'a.s. 2008/09 - ha riconfermato in primis gli obiettivi complessivi della manovra. Secondo le indicazioni contenute nella "Finanziaria 2008" l'obiettivo è la riduzione di 11.000 posti di lavoro: i dirigenti MPI hanno ribadito quanto già comunicato nel precedente incontro di inizio anno (3 gennaio) circa la ripartizione del "taglio" che riguarderà il personale docente (10.000 posti) e il personale ATA (1.000 posti).

Al momento, le ipotesi che si stanno mettendo a punto hanno per oggetto unicamente la quota riferita ai docenti: resta in sospeso, quindi la "partita" relativa al personale ATA.

I dirigenti MPI - che avevano nei giorni scorsi consegnato una bozza di circolare con una prima tabella riepilogativa suddivisa per regioni - hanno annunciato di voler riproporre un testo ampiamente rivisitato, dichiarando anche l'intenzione di articolare l'intervento in due fasi: nella prima, da realizzare in organico di diritto, l'entità della manovra verrebbe ridimensionata, con la previsione di una riduzione entro il limite del 60%. Il restante 40% dovrebbe essere "saldato" in organico di fatto. Ciò anche al fine di consentire una più puntuale verifica sui dati delle iscrizioni, oggi stimabili solo in via previsionale.

Poiché si ipotizza un incremento dell'organico della scuola dell'infanzia pari a circa 700 posti, la "quota 10.000" si ottiene riducendo sui restanti ordini di scuola circa 10.700 posti, agendo sulla base di linee di intervento che sono state così illustrate dai responsabili ministeriali.

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Formazione delle classi

La riduzione di posti che si ottiene per effetto della costituzione delle classi in deroga ai parametri ordinariamente previsti dal DM 331/98 riguarda tutti gli ordini di scuola; detti parametri, in ogni caso, sono anche per quest'anno assunti a riferimento per la formazione delle classi e sezioni.

Il recupero di posti che si ottiene per questa "via" è di circa 2.500 unità, in parte derivanti dal trascinamento degli interventi già realizzati nel precedente anno scolastico.

La CISL Scuola, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, ha chiesto

  • che la circolare contenga indicazioni precise sulle corrette modalità di applicazione dei parametri del DM 331, onde evitare un improprio utilizzo generalizzato delle deroghe che non devono in alcun modo sostituire, come talvolta purtroppo riscontrato, i parametri ordinari;
  • che le deroghe non trovino applicazione per quelle classi aventi alunni portatori di handicap.

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Incremento/decremento della popolazione scolastica

Il saldo delle variazioni che conseguono all'andamento delle iscrizioni comporta una riduzione di circa 1.600 posti (- 800 nella primaria; + 700 nella secondaria di I grado; - 1500 nella secondaria di II grado).

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Scuola primaria

  • Riduzione dei posti di insegnante specialista di lingua straniera nella scuola primaria da perseguire assicurando la presenza di un docente specializzato in ogni team di docenti. Ciò dovrebbe comportare un calo di circa 3.000 posti. Accogliendo una richiesta fatta dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali, l'Amministrazione si è impegnata a precisare che l'ambito di utilizzo del docente specializzato per l'insegnamento della lingua straniera è limitato alle classi (non meno di due, ridotte a una nel modello a tempo pieno) affidate al team di cui il docente stesso è componente. Ovviamente ciò presuppone un'opportuna distribuzione di tali docenti, in modo da garantire quanto più possibile la presenza di uno di loro in ciascun modulo.
  • Riduzione delle residue quote di organico funzionale non direttamente utilizzate per l'ordinario insegnamento sulle classi. Tale intervento - dal quale l'Amministrazione intende recuperare circa 2.000 posti - riguarda le Regioni nelle quali tale quota di organico risulta, ad oggi, ancora presente.
  • Poiché il settore della scuola primaria risulta oggetto di un intervento di considerevole impatto, quest'ultimo è attenuato mediante l'assegnazione di una quota compensativa di circa 1.000 posti, da ripartire sulle diverse realtà territoriali.

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Scuola secondaria di I grado

  • Si prevede un incremento di circa 700 posti, che tuttavia corrispondono solo in minima parte al fabbisogno derivante da una crescita della popolazione scolastica stimabile in circa 20.000 unità (effetto degli "anticipatari" che concluderanno quest'anno il percorso della primaria).
  • Sono confermate le indicazioni già introdotte negli anni precedenti per la saturazione a 18 ore delle cattedre di alcune classi di concorso (A028, A030, A032 e lingue straniere).

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Scuola secondaria di II grado

  • Circa 600 posti verranno tagliati per effetto della saturazione a 18 ore delle cattedre A050 nei primi due anni degli istituti professionali (per l'eliminazione delle ore di approfondimento).
  • Sono soltanto 127, invece, i posti ottenibili dalla riconduzione ad un quadro-orario non superiore a 34 ore delle prime classi dei corsi sperimentali nei licei.
  • La disposizione della "Finanziaria 2008" secondo cui le classi iniziali di ogni ciclo negli istituti tecnici e professionali sono determinate in base al numero degli alunni iscritti (a prescindere dagli indirizzi richiesti) comporterà un taglio di circa 1.700 cattedre.

La CISL Scuola ha chiesto all'Amministrazione di assicurare comunque (anche attraverso le necessarie intese con le Regioni e gli Enti Locali ai quali spetta la programmazione dell'offerta formativa) l'attivazione di un indirizzo di studio, qualora esso rappresenti l'unica opportunità presente sul territorio.

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Sostegno

E' stato confermato l'intento di mantenere separata - rispetto alle altre operazioni - la gestione dell'organico di sostegno, dando applicazione a quanto previsto nei commi 413 e 414 dell'art. 2 della "Finanziaria 2008".

In detti commi è previsto:

  • che il numero complessivo dei posti attivati sia contenuto entro il tetto del 25% delle classi e sezioni presenti in organico di diritto nell'a.s. 2006/07, tenendo conto - altresì - dell'esigenza di non superare di norma il rapporto medio nazionale di un insegnante ogni due alunni. L'applicazione di tali parametri consente di ipotizzare un tetto di 93.930 posti, a fronte di un organico di fatto attualmente pari a circa 91.000 posti.
  • che la consistenza dell'organico di diritto del sostegno dovrà essere rideterminata fino a raggiungere, nell'a.s. 2010/11, il 70% dell'organico esistente nell'a.s. 2006/07.

Ciò dovrebbe da un lato garantire complessivamente la copertura dei posti in numero pari a quelli attivati oggi in organico di fatto, senza variare il rapporto medio alunni/posti, attualmente pari a 1,92, dall'altro avviare la progressiva stabilizzazione in organico di diritto di circa 13.500 posti in un triennio (quindi 4.500 posti in più per tre anni scolastici, a partire dal prossimo).

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L'Amministrazione, infine

  • non ha ritenuto di poter fornire ancora un quadro analitico degli interventi dal quale ricavare indicazioni più puntuali e dettagliate in riferimento alle diverse realtà territoriali;
  • si è riservata di presentare in tempi brevi una bozza di circolare ministeriale, che sarà riformulata anche tenendo conto delle osservazioni e delle richieste avanzate in sede di incontro dalle Organizzazioni Sindacali.

La CISL Scuola, pur non potendosi esimere dall'essere parte attiva ed impegnata nel confronto di merito sui provvedimenti in corso di definizione

  • ha ribadito, coerentemente alle posizioni e alle iniziative assunte nei mesi scorsi, il proprio netto dissenso su un intervento di riduzione degli organici che non solo rischia di incidere negativamente sulle modalità di erogazione del servizio scolastico e sulle condizioni di lavoro degli operatori, ma contraddice platealmente gli impegni assunti dal Governo nell'"Intesa sulla conoscenza" (sottoscritta nella scorsa estate) e ribaditi nella premessa al recente CCNI sulla mobilità. Impegni che fondano sulla stabilità pluriennale degli organici la premessa per interventi di politica scolastica idonei a rilanciare e sostenere adeguatamente il ruolo della scuola pubblica statale nel nostro Paese;
  • ritiene la suddetta propria presa di posizione doverosa e inevitabile, anche in presenza di una situazione di crisi politica i cui riflessi si avvertono inevitabilmente anche sul "terreno" delle relazioni sindacali.