Mobilità territoriale e professionale per l’a.s. 2008/09: esiti terzo incontro al MPI

07.12.2007 12:05

Come preannunciato, si è svolto ieri, 6 dicembre, il terzo programmato incontro sul "contratto integrativo nazionale" per la mobilità 2008/09. Sono state affrontate, in un lungo e articolato dibattito, prevalentemente le due questioni preliminari poste nel precedente incontro (effettuato lo scorso 29 novembre): la mobilità degli insegnanti di religione cattolica e l'agevolazione dei trasferimenti interprovinciali.

L'Amministrazione - circa gli insegnanti di religione cattolica - ha consegnato una prima stesura di uno specifico articolo nel quale sono state recepite buona parte delle richieste avanzate dalla CISL Scuola e da altre Organizzazioni Sindacali.

La bozza oggi presentata, ancora sotto forma di ipotesi, prevede che - con modalità per quanto possibile analoghe a quelle previste per gli altri docenti - siano disciplinate le fasi sia dei trasferimenti tra diocesi diverse (si ricorda che i movimenti nell'ambito della diocesi di titolarità sono regolati nel "contratto sulle utilizzazioni"), sia quelle relative alla mobilità intersettoriale (per diverso settore formativo nell'ambito dell'insegnamento della religione cattolica). Rimane da definire il problema relativo alle diocesi interprovinciali/interregionali.

Le operazioni saranno effettuate sulla totalità delle disponibilità in organico di diritto (70% dei posti complessivi), previo eventuale accantonamento dei posti da destinare a residue assunzioni in ruolo (circa 400).

Sono previsti specifici modelli di domanda, da corredare con il certificato di idoneità rilasciato dall'ordinario della diocesi richiesta. La gestione delle operazioni sarà attuata con modalità manuale.

La CISL Scuola ha chiesto che il sistema delle precedenze previste dall'art. 7 del CCNI e le tabelle di valutazione dei titoli siano applicati anche ai docenti di religione.

E' stata affrontata, poi, la questione relativa alla "terza fase" delle operazioni. La discussione, ancora una volta, si è sviluppata sulle diverse modalità di realizzazione dell'obiettivo di agevolare i trasferimenti interprovinciali; rispetto a ciò l'Amministrazione ha sottolineato la problematicità di adeguare le procedure informatizzate rispetto ad alcune ipotesi messe in campo.

La CISL Scuola

  • ha ribadito la richiesta di raggiungere l'obiettivo, ferma restando l'equa ripartizione delle disponibilità tra le due tipologie di mobilità (professionale e trasferimenti interprovinciali)
  • ha proposto di attribuire a tale movimento l'unità dispari nonché la redistribuzione dei residui non utilizzati, superando così la rigidità del limite del 25%