Legge finanziaria 2008 ed organici del personale. Esiti incontro al MPI

29.11.2007 19:34

Si è svolto nel pomeriggio di ieri, 28 novembre, l'incontro che la CISL Scuola, insieme alle altre Organizzazioni Confederali, aveva richiesto al Ministro della Pubblica Istruzione per esaminare le possibili ricadute sugli organici delle "misure" contenute nella Finanziaria in corso di approvazione.

All'incontro era presente la vice ministro Bastico, che ha svolto un'introduzione di carattere generale in cui ha toccato i punti salienti del provvedimento, inquadrandolo nel contesto di un'azione che - richiamando le analisi e le indicazioni di prospettiva contenute nel "Quaderno Bianco" - "traguarderebbe", pur nel quadro delle compatibilità imposte dalla manovra di bilancio, una crescita del servizio scolastico in termini di quantità e qualità, da perseguire con i necessari interventi di riconversione e razionalizzazione.

Le condizioni per un intervento equilibrato e sostenibile sarebbero assicurate dalla rimodulazione del contenimento della spesa, che tuttavia l'on. Bastico ha confermato nella sua consistenza complessiva al termine del quadriennio, concluso il quale si avrebbe comunque una riduzione di 47.000 posti di organico (ai 14.000 posti "tagliati" nell'anno in corso si aggiungerebbero quindi gli ulteriori 33.000 suddivisi in tre anni).

Con riferimento all'organico di sostegno - ribadite le cifre contenute in Finanziaria che assicurerebbero un "tetto" di posti attivabili comunque superiore all'organico di fatto attualmente esistente - ha accennato alla possibilità di emendamenti che innalzerebbero dal 70 all'80% la quota di consolidamento dei posti in organico di diritto con in più il mantenimento della possibilità dei "posti in deroga".

Grande risalto è stato dato, nella comunicazione della vice ministro, alla sperimentazione del modello organizzativo basato sull'intreccio fra scuola, Amministrazione ed Enti Locali, finalizzata anche al reinvestimento delle economie nella logica di un incentivo all'efficacia ed efficienza del sistema.

Affrontando il tema degli interventi previsti per la formazione delle classi nella secondaria di secondo grado (lettere a e b dell'art. 94 del disegno di legge "Finanziaria 2008"), l'on. Bastico

  • ha denunciato come insostenibile l'attuale frammentazione degli indirizzi;
  • ha annunciato l'imminente pubblicazione degli esiti di un monitoraggio sulla consistenza delle classi (numero di alunni per classe) attivate nel corrente anno scolastico.

Dopo aver indicato come possibile un emendamento che incrementerebbe di ulteriori 15.000 unità il numero delle previste assunzioni di personale ATA, la vice ministro ha accennato all'ipotesi prospettata circa il personale docente inidoneo, indicando la confluenza in un ruolo speciale ad esaurimento come soluzione funzionale anche al "disinnesco" della scadenza prevista dall'art. 35 della Finanziaria 2003, prorogata al 31.12.2008 dalla Finanziaria dello scorso anno.

L'on. Bastico ha espresso, infine, la determinata volontà di procedere quanto prima possibile all'avvio delle procedure concorsuali ordinarie per il personale docente, il cui accesso sarebbe circoscritto al solo personale in possesso di abilitazione.

La CISL Scuola, prendendo atto positivamente dei possibili spazi per un sia pur limitato intervento emendativo

  • ha ribadito il proprio giudizio complessivamente negativo sul disegno di legge, con particolare riferimento proprio alla questione organici sulla quale era stata rappresentata l'urgenza di un approfondimento che per la verità risulta sostanzialmente eluso nella comunicazione della vice ministro.  Quest'ultima, infatti, si è limitata a ribadire quanto già desumibile dalla lettura del testo di legge, confermando puntualmente l'entità di un intervento di riduzione del personale che ancora una volta viene posto come premessa e vincolo ad operazioni di cosiddetta "razionalizzazione", intaccando quella che costituisce una risorsa fondamentale per la funzionalità del sistema. L'asserita "crescita in qualità e quantità del servizio" risulta, pertanto, obiettivo assai poco credibile, così come rischia di essere vanificata l'opportunità di dare corso agli impegni assunti nell'"Intesa sulla Conoscenza", in particolare quelli riconducibili al tema della mobilità del personale: la disponibilità a individuare modalità che favoriscano la continuità didattica ha, infatti, come presupposto ineludibile una stabilizzazione pluriennale degli organici su cui, allo stato dei fatti, l'Amministrazione non è in grado di offrire alcuna garanzia e che appare pertanto assolutamente impraticabile;
  • ha espresso grande preoccupazione per gli interventi sulla formazione delle classi prime nella secondaria di secondo grado che possono ridurre e compromettere la libera scelta delle opportunità formative degli studenti e delle famiglie;
  • ha sottolineato l'assenza di qualunque riferimento al necessario raccordo con la programmazione dell'offerta formativa sul territorio, di competenza delle Regioni e degli Enti Locali, in palese contraddizione con gli orientamenti che informano la "sperimentazione" del nuovo modello organizzativo (intreccio "scuola - enti locali - amministrazione");
  • ha ribadito la forte preoccupazione per l'abrogazione della norma che consente l'attivazione dei posti di sostegno in deroga, destinata peraltro ad alimentare un prevedibile contenzioso che vedrebbe l'Amministrazione quasi certamente soccombente;
  • ha chiesto - in relazione all'annunciato riavvio delle procedure concorsuali (poiché il tutto avviene in una fase di profondi cambiamenti che investono, insieme agli ordinamenti, anche la ridefinizione dei percorsi di formazione iniziale e delle attuali classi di concorso) - che l'individuazione degli aventi titolo avvenga nell'ottica propria di una gestione transitoria, nella quale non possono essere sacrificate le legittime aspettative di chi è in possesso di titoli tuttora spendibili per l'accesso all'insegnamento (ad es. maturità magistrale);
  • ha richiamato l'esigenza - per quanto riguarda i docenti inidonei e pur valutando con attenzione l'ipotesi illustrata dalla vice ministro - di assicurare le condizioni per un utilizzo proficuo anche del personale non impegnato in mansioni amministrative (ad es. bibliotecari), ribadendo che l'abrogazione dell'art. 35 della Finanziaria 2003 (soprattutto nella parte in cui fissa in un quinquennio la scadenza per il passaggio ad altra amministrazione) rappresenterebbe ad avviso della CISL Scuola la soluzione più chiara ed opportuna.