"Istruzione e Formazione Tecnica Superiore" e "Istituti Tecnici Superiori". Dal confronto "tecnico" a quello "politico"

22.11.2007 15:10

Si è svolto, nel pomeriggio di ieri, 21 novembre, l'incontro "politico" richiesto congiuntamente dalle Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria circa la riorganizzazione - prevista dal comma 631 dell'art. 1 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) - del sistema di "Istruzione e Formazione Tecnica Superiore" (IFTS) con la configurazione degli "Istituti Tecnici Superiori" (ITS) e i "poli tecnico-professionali" (art. 3, legge 40/07).

L'incontro è il prosieguo del confronto iniziato a livello "tecnico" lo scorso 13 settembre.

L'Amministrazione ha presentato il documento che illustra le linee generali del provvedimento legislativo che dovrà essere adottato per l'istituzione di questa innovativa offerta formativa post-secondaria.

Il documento contiene:

  • le norme di riferimento;
  • gli obiettivi della riorganizzazione;
  • le tipologie d'intervento;
  • il modello organizzativo degli ITS;
  • le risorse.

La nuova articolazione dell'offerta formativa post-secondaria:

  • mantiene inalterata la "struttura di sistema" degli attuali IFTS;
  • rimanda la revisione dei "poli tecno-professionali" al contestuale riordino degli istituti tecnici e professionali;
  • istituisce gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

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Gli Istituti Tecnici Superiori dovranno essere strutture stabili con soggettività distinta dalla scuola che operano all'interno del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, deputate:

  • alla realizzazione di percorsi di specializzazione tecnica superiore esclusivamente nelle cinque aree di intervento (ex comma 842, art. 1, Finanziaria 2007) individuate come prioritarie per lo sviluppo dal Ministero per lo Sviluppo Economico [a) efficienza energetica; b) mobilità sostenibile; c) nuove tecnologie della vita; d) nuove tecnologie per il "made in Italy"; e) tecnologie innovative per i beni e le attività culturali] ed una sesta area (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) che viene configurata dalla Finanziaria 2008;
  • all'attuazione di misure di diffusione della cultura scientifica e tecnologica;
  • al sostegno dei processi di trasferimento tecnologico;
  • alla risposta ai fabbisogni formativi di piccole e medie imprese.

Ciascun ITS, dovrà avere una chiara identificazione di settore e configurarsi giuridicamente come "Fondazione di Partecipazione" i cui soggetti promotori/fondatori dovranno essere:

  1. un istituto di istruzione secondaria appartenente all'ordine tecnico o professionale che sarà l'Ente di riferimento;
  2. una struttura formativa accreditata dalla Regione per l'alta formazione;
  3. un'università;
  4. un'impresa del settore produttivo cui si riferisce l'ITS, non escludendo l'ipotesi dell'associazione di imprese;
  5. un organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica.

Circa la programmazione dell'offerta formativa gli ITS potranno essere costituiti solo se previsti dai "piani territoriali d'intervento" deliberati dalle Regioni, titolari della competenza esclusiva in materia di programmazione dell'offerta formativa.

Le fonti di finanziamento per la realizzazione degli obiettivi previsti per la riorganizzazione degli IFTS sono:

  • il fondo nazionale ex art. 1, comma 875, Finanziaria 2007;
  • il fondo regionale pari al 30% del finanziamento MPI;
  • i fondi provenienti da altri soggetti pubblici e privati.

Lo strumento scelto per la costituzione degli ITS è la Fondazione di partecipazione, un istituto giuridico di gestione pubblico-privata non-profit già sperimentato in altri ambiti di interesse generale e di utilità sociale.

La composizione e la qualità della rappresentanza degli organismi di gestione della Fondazione assicureranno un equilibrio omogeneo di governance del sistema. L'Amministrazione ha evidenziato l'importanza del concorso degli enti territoriali interessati alla costituzione del patrimonio della Fondazione, a partire dal conferimento di strutture immobiliari di insediamento, che rimane il primo obiettivo per la costituzione degli ITS.

CISL e CISL Scuola riservandosi di approfondire l'analisi della proposta, si sono impegnati ad elaborare una nota congiunta con le proprie osservazioni.