Corsi biennali di 2° livello per l’abilitazione in educazione musicale (A031 e A032) e strumento musicale (A077): nota AFAM

29.10.2007 17:39

L'AFAM ha pubblicato sul proprio sito web la nota prot. n. 7797 del 24.10.2007 con la quale si impartiscono ai Direttori dei Conservatori le istruzioni per l'attivazione del biennio di secondo livello per la formazione dei docenti di educazione musicale e strumento (ex D.M. 137/07).

La CISL Scuola denuncia con forza il comportamento dell'AFAM che - diversamente da quanto concordato e dimostrandosi insensibile alle esigenze dei precari di strumento musicale - non ha fornito alcuna preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali e non ha dato risposta alle questioni poste sia nell'incontro svoltosi lo scorso 16 ottobre sia nella successiva nota unitaria.

Nella nota 7797, infatti, l'unica sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali che risulta recepita, seppur genericamente, riguarda il numero di richieste di ammissione presentate dai precari di strumento: qualora superiori al tetto massimo possibile e per consentire la frequenza del corso, dovranno essere oggetto da parte dei Conservatori interessati di opportune intese con le altre istituzioni presenti in ambito regionale.

Il MPI - che per le vie brevi ha dichiarato di non essere stato portato a conoscenza del provvedimento - dovrà ora diramare le istruzioni per la presentazione delle domande dei precari per il tramite dei Direttori Regionali, che, per parte loro, dovranno validare il possesso dei requisiti di ammissione ai corsi.

La CISL Scuola continuerà, in tale contesto, il proprio impegno in difesa dei supplenti coinvolti, per tutelare il loro diritto di accesso ai corsi di abilitazione e al lavoro.

La nota 7797, infine

  • fissa al 10.12.2007, per i corsi ordinamentali, l'inizio delle prove di ammissione (in tutte le istituzioni);
  • invita i Conservatori ad emanare i relativi bandi con almeno 20 giorni di anticipo;
  • suggerisce che siano attuate tutte le iniziative possibili per contenere il contributo di frequenza entro un limite annuo che oscilli da € 1.200 ad € 1.800 (escluse le tasse regionali per il diritto allo studio).