Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana (Giovanni Falcone)

23.05.2011 14:15
Categoria: Cultura & Società

“”Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Due italiani. Eroi moderni con un percorso umano e professionale segnato da un altissimo senso dello Stato, la cui missione ha tracciato un crocevia fondamentale nella storia del nostro Paese.

Nell’anno delle celebrazioni per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, la loro memoria, più vivida che mai, accende un riflettore sui valori fondanti delle democrazie moderne.

Democrazie che, per raggiungere il loro compimento, si sono avvalse di uomini come loro. Uomini che hanno donato la propria vita per garantire libertà e giustizia. Che hanno saputo interpretare un preciso momento storico, offrendo a tutti gli italiani un contributo di amore per la propria patria.

Chi può negare, infatti, che l’oppressione della criminalità organizzata renda il nostro Paese sempre meno libero socialmente ed economicamente? L’esempio del loro sacrificio significa oggi, fare comprendere a tutti, ma soprattutto ai giovani, quanto sia importante credere e difendere i valori della nostra Costituzione.

Nel diciannovesimo anniversario dell’eccidio di Capaci, siamo qui insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per ricordare e incoraggiare i ragazzi a cambiare il mondo.

Perché, così come Giovanni e Paolo, nonostante tutto, riuscirono a portare avanti la loro lotta contro la mafia con risultati inediti e straordinari, cosi noi oggi, abbiamo il compito, anzi il dovere di portare avanti la memoria, come atto di speranza nei confronti del nostro Paese””.

Queste le parole di Maria Falcone, presidente della “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”, a presentazione delle iniziative che oggi si svolgono a Palermo nel ricordo di quel tragico 23 maggio 1992.

Alle ore 8.00 le navi “Giovanni” e “Paolo” sono giunte nel porto di Palermo, dove si è svolta la cerimonia di accoglienza degli studenti partecipanti al concorso “La nave della legalità”, che - nell’ambito del percorso di educazione alla legalità, promosso dal MIUR in tutte le scuole per condurre i giovani al rispetto dei valori in cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno fortemente creduto - esorta gli studenti a un’approfondita riflessione e sensibilizzazione sui temi della legalità e della lotta alle mafie, attraverso processi creativi e produttivi. Il numero di studenti partecipanti all’iniziativa è costantemente cresciuto, a riprova della sempre maggiore crescita degli allievi, che partecipano sempre più coralmente all’accaduto.

Alle ore 9.30 nell’Aula Bunker del Tribunale di Palermo si è svolta la commemorazione ufficiale alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Maria Falcone, sorella del magistrato, vari ministri tra i quali Mariastella Gelmini (la quale ha annunciato che dal prossimo anno scolastico nelle scuole italiane il 23 maggio si celebrerà la "giornata della legalità", con riflessioni e dibattiti tematici, anche attraverso l'ausilio e la testimonianza di magistrati, protagonisti, istituzioni), Piero Grasso, procuratore nazionale Antimafia, rappresentanti della società civile.

Nel pomeriggio, due cortei (uno di questi partirà da via d'Amelio alle 15.00) sfileranno lungo le strade del capoluogo siciliano, per ricongiungersi, in via Notarbartolo, sotto l’abitazione del giudice Falcone, davanti al famoso albero, simbolo della lotta alla criminalità organizzata, stracolmo di biglietti, disegni e pensieri lasciati, negli anni, a testimonianza dell’indelebile ricordo di tutte le vittime della barbarie mafiosa.

Alle 17.58 in punto, l’ora esatta della strage di diciannove anni fa, la Polizia di Stato suonerà il Silenzio commemorativo.