La scuola, l’istruzione, la formazione per una nuova stagione dei diritti e del lavoro. Mobilitazione unitaria

18.04.2023 19:22
Categoria: Iniziative e manifestazioni, Politiche confederali

Nell'ambito delle iniziative unitarie indette da CGIL, CISL e UIL con una campagna di mobilitazione in tutti i settori lavorativi per ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, le federazioni che organizzano i lavoratori della scuola hanno raccolto in un documento le ragioni che caratterizzeranno il proprio coinvolgimento nelle iniziative indette dalle Confederazioni e che culmineranno nelle tre manifestazioni interregionali previste il 6, 13 e 20 maggio, rispettivamente a Bologna, Milano e Napoli.
Come per tutte le altre categorie, a partire da aprile si svolgeranno assemblee in tutte le istituzioni scolastiche e sui territori.
Di seguito e in allegato il documento diffuso da CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola RUA.

“La scuola, l’istruzione, la formazione per una nuova stagione dei diritti e del lavoro”

Aprile 2023: assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e nei territori
Maggio 2023: manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud)

6 maggio 2023: Bologna
13 maggio 2023: Milano
20 maggio 2023: Napoli

Cambiare le politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali per

  • avviare una nuova stagione di investimenti sul sistema di istruzione e formazione, libera da condizionamenti ragionieristici che non hanno alcun risvolto pedagogico educativo;
  • rinnovare immediatamente il CCNL "Istruzione e Ricerca";
  • stabilire immediatamente nuove regole per garantire la puntualità dei rinnovi contrattuali, anche ricorrendo a penalizzazioni per chi si rende responsabile dei ritardi;
  • autorizzare una maggiore dotazione organica del personale docente e ATA per contrastare i divari territoriali e la dispersione scolastica;
  • adottare un sistema di reclutamento che elimini il precariato e che consenta la stabilizzazione del personale della scuola;
  • eliminare il numero chiuso delle università per conseguire la specializzazione all’insegnamento;
  • evitare interventi di legge su materie pattizie quali la formazione in servizio e il trattamento economico del personale;
  • definire, una volta per tutte, le regole per la mobilità territoriale e professionale del personale docente eliminando i vincoli;
  • evitare che i vigenti provvedimenti legislativi riferiti al dimensionamento delle scuole provochino la desertificazione istituzionale delle periferie e dei piccoli comuni;
  • ripensare la mobilità interregionale dei Dirigenti Scolastici con l’estensione del contingente alla totalità dei posti vacanti nelle diverse Regioni e con l’eliminazione di qualsiasi vincolo restrittivo;
  • garantire la presenza e l’effettivo esercizio del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) attraverso investimenti nella formazione;
  • ridefinire ed ampliare la base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPeF) eliminando tutti i privilegi e le rendite di posizione;
  • restituire ai lavoratori il drenaggio fiscale (fiscal drag) che penalizza ulteriormente i già insufficienti adeguamenti salariali all’inflazione, anche rendendo automatiche le rivalutazioni delle detrazioni;
  • cancellare definitivamente la riforma Fornero per le pensioni estendendo la flessibilità in uscita senza penalizzazioni a partire dai 62 anni di età anagrafica o con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall’età.