Dirigenti Scolastici, prosegue il confronto col Ministero sui conferimenti d'incarico

08.06.2021 15:04
Categoria: Dirigenti scolastici

Il 7 giugno è ripreso il confronto tra il Ministero dell’Istruzione e i Sindacati sui criteri generali per il conferimento degli incarichi dirigenziali. Il confronto è infatti previsto a livello nazionale dal CCNL 2018 all’art. 5 c. 3 lettera g). Il comma 5 riserva invece a livello di Direzione scolastica regionale il confronto sui criteri per il conferimento degli incarichi di reggenza. La materia è regolata da diverse disposizioni contrattuali e dagli artt. 19 e 25 del Dlgs 165/2001.
In particolare, nella bozza presentata dall’Amministrazione, è richiamato l’art. 9 del CCNL Area V 2010 che prevede per i criteri di conferimento di incarico:

  • a) esperienze professionali e competenze maturate, desumibili anche dall’applicazione delle procedure di cui all’art. 20 del CCNL dell’11-4-2006; il dirigente che ha ottenuto il mutamento dell'incarico in applicazione del presente criterio non ha titolo a formulare ulteriori richieste per tutta la durata dell’incarico stesso;
  • b) va riconosciuta un’ulteriore priorità, a parità di condizioni, a chi abbia maturato nell’attuale sede di servizio un maggior numero di anni e/o si impegni a permanere per almeno due incarichi consecutivi nella sede richiesta, con espressa rinuncia ad avvalersi della facoltà di chiedere mutamento dell’incarico.

Inoltre, in deroga ai criteri di cui sopra, il mutamento di incarico su posti liberi è ammesso eccezionalmente nei seguenti casi di particolare urgenza e di esigenze familiari:

  • a) insorgenza di malattie che necessitano di cure in strutture sanitarie esistenti solo nelle sedi richieste;
  • b) trasferimento del coniuge successivamente alla data di stipula del contratto individuale;
  • c) altri casi di particolare rilevanza previsti da norme speciali”.

La sequenza sarà la seguente:

  • a) Conferma degli incarichi ricoperti alla scadenza del contratto. Le conferme degli incarichi nelle sedi attualmente ricoperte riguardano i dirigenti scolastici i cui contratti scadono il 31 agosto 2021.
  • b) Assegnazione di altro incarico per ristrutturazione, riorganizzazione o sottodimensionamento dell’ufficio dirigenziale.
  • c) Conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano, ai sensi delle disposizioni vigenti, dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero.
  • d) Mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale.
  • e) Mutamento d’incarico in casi eccezionali.
  • f) Mobilità interregionale.

Nonostante le reiterate richieste delle Organizzazioni sindacali per un ampliamento delle ipotesi di mutamento di incarico in casi eccezionali e per un intervento sulla percentuale del 30 per cento dei posti annualmente vacanti nei ruoli della regione di destinazione per la mobilità interregionale, l’Amministrazione ha espresso parere negativo, sostanzialmente confermando l’attuale impianto.
Rispetto alla versione inizialmente presentata è stato eliminato il richiamo all’applicazione della rotazione degli incarichi in riferimento al PNA e si è specificata la situazione delle scuole sottodimensionate in riferimento all’art. 1 c. 978 della legge di Bilancio.
La bozza di nota contiene inoltre un riferimento alla vicenda del contenzioso relativo al concorso 2011 in Campania, anche perché il numero delle sedi disponibili non consentirà di assorbire il numero di vincitori in graduatoria. Nel prossimo incontro l’Amministrazione fornirà ulteriori informazioni su questo tema.
La nota non fornisce risposte alle questioni che la CISL Scuola sta ponendo da molto tempo in riferimento al mutamento di incarico e alla mobilità interregionale, ribadite in occasione dell’incontro che si era svolto in precedenza in relazione all’applicazione del Patto per l’istruzione. Pur ritenendo importante l’eliminazione del riferimento alla rotazione di incarichi, le criticità rimangono tutte irrisolte. Il Ministero ha comunque convocato un tavolo tecnico per venerdì prossimo, 11 giugno. In tale occasione sarà possibile verificare se esiste un impegno del Ministro ad affrontare le diverse priorità illustrate dalla CISL Scuola: modifica del vincolo di permanenza triennale nella regione di servizio per i neo dirigenti scolastici, modifica del limite del 30 per cento dei posti vacanti per la mobilità interregionale, intervento sul dimensionamento scolastico per rendere stabile quanto previsto all’art. 1 c. 978 della legge di bilancio.
In prospettiva inoltre occorre affrontare le tematiche retributive (a partire dalla capienza del FUN), gli aspetti connessi alle responsabilità in materia di sicurezza degli edifici scolastici, il reclutamento dei dirigenti.