Annamaria Furlan su "Avvenire": giusto andare al Viminale, da Di Maio accuse oltraggiose

17.07.2019 08:33
Categoria: Politiche confederali

«Saremmo ben lieti di ricevere un'unica convocazione dal presidente Conte con tutti i massimi rappresenentanti dell'esecutivo presenti, ma fino ad allora continueremo ad accettare singole richieste di confronto su questioni cruciali». Così Annamaria Furlan, segretaria generale della CISL, risponde - in un'intervista che compare oggi sul quotidiano Avvenire - alle critiche per aver partecipato, insieme agli altri sindacati e alle associazioni imprenditoriali, al tavolo convocato dal vice premier Salvini. «È un modus operandi del governo di cui faremmo volentieri a meno», premette, aggiungendo però di non avere alcuna ragione di cui pentirsi per aver partecipato all'incontro («non presentarsi sarebbe stato un comportamento da irresponsabili»), nel quale i sindacati hanno consegnato anche al Ministro dell'Interno le richieste presentate già due settimane fa al premier Conte e al vice premier Di Maio. A quest'ultimo, che sulla partecipazione dei sindacati alla riunione con Salvini si è lasciato andare ad accuse definite dalla Furlan «oltraggiose», ricorda come «a distanza di 15 giorni, restiamo ancora in attesa di quel calendario sui tavoli tematici in vista della legge di bilancio che ci era stato garantito». E sulla partecipazione all'incontro dell'ex sottosegretario Siri, la segretaria della CISL, dopo aver sottolineato che la convocazione portava la firma di un vice premier, precisa che non è stato certo il sindacato a decidere quella presenza: «Noi siamo responsabili delle nostre delegazioni trattanti, la definizione delle delegazioni dei governi o dei partiti non spetta certo a noi».