ESTERO NEWS (7/2011): permanenza all'estero e procedure di mobilità. CISL Scuola contraria all'intervento legislativo

28.02.2011 17:43
Categoria: Estero

Sabato scorso, 26 febbraio, il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto-legge 29.12.2010, n. 225 (il cosiddetto "milleproroghe"). E' stato approvato, tra l'altro, anche il comma 4-novies dell'art. 2, concernente il personale scolastico all'estero.

Questo il testo del suddetto comma: "Il servizio all'estero del personale docente e amministrativo della scuola è prorogato, nella stessa sede, fino al raggiungimento di un periodo di permanenza non superiore complessivamente a nove anni scolastici non rinnovabili. La durata del servizio all'estero non può quindi essere superiore ai nove anni scolastici. La proroga del servizio all'estero non si applica conseguentemente al personale che abbia già prestato un servizio all'estero per un periodo pari o superiore ai nove anni scolastici. Limitatamente agli anni scolastici 2010/11, 2011/12 e 2012/13, sono sospese le procedure di mobilità estero per estero relative al predetto personale a tempo indeterminato in servizio presso le iniziative e istituzioni scolastiche italiane all'estero e presso i lettorati. Sono comunque garantite le procedure di mobilità del personale in servizio presso le Scuole europee. Sono altresì assicurati i trasferimenti d'ufficio e quelli da sedi particolarmente disagiate. Ai fini dell'applicazione del presente comma, sono utilizzate sino al 31 agosto 2012 le graduatorie riformulate e aggiornate per la destinazione all'estero del personale scolastico a tempo indeterminato, relative al triennio scolastico 2007/08, 2008/09 e 2009/10".

La CISL Scuola esprime, in merito all'approvazione di questa nuova norma, un giudizio estremamente negativo sia sotto il profilo del metodo che del merito.

Sotto il profilo del metodo, la CISL Scuola rileva, ancora una volta, che il legislatore, intervenendo sulla durata delle destinazioni all'estero, introduce arbitrariamente disposizioni innovative circa la mobilità professionale, materia riservata alla contrattazione collettiva nazionale (artt. 109, 113, 116 del vigente CCNL Scuola).

Circa il merito, la norma in questione concretizza - per un rilevante numero di personale (in servizio all'estero o in attesa di imminente destinazione sulla base delle specifiche graduatorie permanenti) - una situazione di grave sperequazione nonché di lesione di legittime aspettative.

La CISL Scuola, pertanto

  • rivendica alla contrattazione la potestà di fissare le regole riguardanti il rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all'estero;
  • attuerà ogni utile iniziativa, anche sul piano giurisdizionale, per ricondurre la materia nell'ambito contrattuale.