Da IRRE/INDIRE ad "Agenzia Nazionale": al MPI proseguito il confronto

28.06.2007 12:46
Categoria: ANSAS - INVaLSI - INDIRE, Autonomia

Ieri pomeriggio, a seguito di ripetute e pressanti sollecitazioni della CISL Scuola e delle altre Organizzazioni Sindacali si è riunito per la seconda volta (la prima risaliva, ormai, allo scorso 7 febbraio) il tavolo di confronto MPI/Sindacati per fare il punto sul processo di istituzione della "Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell'autonomia" prevista  dalla Finanziaria 2007 con contestuale soppressione degli IRRE e dell'INDIRE.

La presenza degli uffici dell'Amministrazione direttamente coinvolti (Dipartimento per l'Istruzione, Direzione Generale per gli ordinamenti, Direzione Generale del personale) e di due Commissari straordinari (prof. Grassi e prof. Galli) ha consentito - finalmente in una sede ufficiale - un'ampia informativa sullo "stato dell'arte" ed un'analisi approfondita dell'evoluzione della fase transitoria affidata ai Commissari, dei problemi circa l'assetto della costituenda Agenzia e delle condizioni dei lavoratori attualmente in servizio presso gli enti originari.

A partire dalle due comunicazioni iniziali (del Direttore Dutto, sulla bozza di "Atto di Indirizzo" del Ministero per l'azione dei Commissari; del prof. Grassi, sull'attività dei Commissari straordinari) si è sviluppato un confronto a tutto campo in cui la CISL Scuola e le altre Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la richiesta di una precisa strategia di governo della fase di transizione, la chiarezza su personale e organici e un metodo di confronto aperto sulla definizione dei modelli organizzativi dell'Agenzia a regime.

L'annuncio dato in apertura dall'Amministrazione di un nuovo decreto per prorogare la gestione commissariale di altri 6 mesi (il decreto originario scade il prossimo 30 giugno) ha confermato la complessità del processo di passaggio dalla fase istitutiva dell'Agenzia (la legge finanziaria) alla sua costituzione formale con la nomina degli organi di governo e di gestione.

Processo che nella sua comunicazione il prof. Grassi ha delineato in tre tempi:

  • il primo, di avvio (contatto con gli istituti ed il personale, rilevazione e analisi delle attività con la prosecuzione di quanto già avviato, approvazione dei bilanci degli enti, mappatura delle sedi allo scopo di avviare la riduzione dei conti) che si concluderà nei prossimi giorni con la redazione di un rapporto al Ministro;
  • il secondo - che si prevede di concludere a dicembre 2007 - di definizione del regolamento sull'assetto dell'Agenzia (Ente Nazionale, ma senza perdere il radicamento territoriale) e con il progressivo orientamento delle nuove attività/iniziative alla luce dell'"Atto di Indirizzo" del Ministro;
  • il terzo, la cui conclusione è stata orientativamente indicata a settembre 2008, di nomina degli organismi dell'Agenzia ed il suo funzionamento a regime con proprie dotazioni organiche.

A questo proposito, il prof. Grassi ha evidenziato, inoltre, che deve essere previsto per tempo lo stanziamento delle risorse economiche a regime (12/14 milioni di €) per l'assunzione del personale in organico.

Per quanto riguarda il personale, infine, lo stesso commissario ha informato che si avranno uscite volontarie (per rientro a scuola, pensionamenti, ecc.) pari ad altre 160 unità (50% docenti; 50% ATA). Tale esodo "fisiologico", secondo il prof. Grassi, potrà produrre verosimilmente il risultato di avvicinare la consistenza del personale che rimarrà in servizio alla quota numerica che la legge finanziaria ha fissato quale dotazione organica dell'Agenzia (322 unità), realizzando così l'obiettivo di riduzione della spesa sul "capitolo personale" disposta dalla norma in questione.

Nei suoi interventi la CISL Scuola ha evidenziato due aspetti cruciali:

  1. il recente disegno di legge 2272 (ter) su "Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione" sta modificando profondamente le originarie disposizioni della legge finanziaria sul profilo dell'Agenzia: da un lato, cambia la sua organizzazione e il funzionamento in quanto viene superato il modello "agenzie" previsto dal decreto 300/99 con la declinazione di un altro (ente, appunto) più rispondente alle finalità ed agli obiettivi di strumento a supporto dell'autonomia; dall'altro, si delinea per l'Agenzia un profilo più evidente di autonomia (organizzativa, amministrativa e contabile) che il regolamento costitutivo deve cogliere appieno per disegnare la fisionomia di un Ente, sì nazionale, ma articolato a scala regionale con una strumentazione organizzativa e funzionale tale da realizzare concretamente il rapporto con la specificità del territorio e con le sue istituzioni scolastiche;
  2. l'indeterminatezza della fase di transizione ed il silenzio di questi mesi hanno di fatto alimentato tra il personale un clima diffuso di preoccupazione e incertezza circa i propri destini professionali (come i dati sugli esodi testimoniano); ciò rischia di impoverire profilo e funzionalità dell'Agenzia, disperdendo esperienze e competenze professionali costruite nel tempo. Una questione che la CISL Scuola ha segnalato con forza, fin dall'inizio, in occasione della prima riunione del tavolo di confronto, che ora va affrontata in maniera stringente e con chiarezza.

Se le informazioni fornite al "tavolo" hanno dato elementi di conoscenza più chiari, per la CISL Scuola è necessario che ora l'Amministrazione assuma da subito alcuni impegni che rendano evidente e percepibile il "governo" della fase di transizione:

  1. se la gestione commissariale è destinata a durare ancora, deve essere chiaro che quanti hanno deciso di rimanere in servizio - a vario titolo, presso gli enti originari, per tutto il periodo di transizione (il prossimo anno scolastico) - proseguiranno nella loro attività nell'attuale collocazione professionale, giuridica e contrattuale. La definizione delle figure professionali necessaria all'attività dell'Agenzia a regime, nella base dell'organico assegnato, sarà determinata dagli assetti organizzativi e funzionali del Regolamento, con la conseguente collocazione del personale nel comparto contrattuale della ricerca, così come sancito dal recente accordo ARAN-Organizzazioni Sindacali;
  2. è indispensabile avviare un confronto specifico su una bozza di Regolamento, nel rispetto delle distinte attribuzioni e responsabilità Amministrazione/Organizzazioni Sindacali, soprattutto per quanto riguarda sia i criteri di distribuzione degli organici ai livelli nazionale e regionale sia le forme e le procedure concorsuali, per valorizzare i titoli e le esperienze professionali del personale, con particolare riferimento a quelle condotte negli attuali istituti;
  3. va garantita la piena funzionalità dell'Agenzia durante tutta la fase di transizione, assegnando una dotazione sufficiente di risorse economiche ordinarie, questione tanto più urgente viste le allarmate segnalazioni di difficoltà finanziarie già arrivate dagli enti;
  4. prendendo atto delle valutazioni presentate al "tavolo" sull'effetto risparmio che l'esodo "fisiologico" del personale è destinato a produrre, è necessario che l'Amministrazione (il Ministro) prenda atto politicamente che l'obiettivo economico fissato dalla legge finanziaria è stato raggiunto, senza ulteriori interventi aggiuntivi di riduzione del personale.

L'Amministrazione, in conclusione - dichiarando la propria disponibilità rispetto alle richieste avanzate - ha informato le Organizzazioni Sindacali circa il già avvenuto avvio della procedura per consentire di assegnare all'Agenzia il finanziamento ordinario di € 1,2 milioni.