Corsi abilitanti speciali. DM 85/05: preoccupanti ordinanze del TAR del Lazio

16.05.2007 18:47
Categoria: Personale docente, Personale precario, Reclutamento e Precariato

Con numerose ordinanze di sospensione pronunciate nell'"udienza in camera di consiglio" (tenutasi giovedì scorso, 10 maggio), la sezione terza-bis del TAR del Lazio ha accolto le richieste avanzate da molti partecipanti ai corsi speciali indetti ai sensi del decreto 85/2005.

Con tali decisioni il Tribunale impone al MPI di «predisporre tutele e misure idonee a garantire lo svolgimento dell'esame finale, in relazione ai corsi già terminati o che comunque saranno ultimati entro la fine di maggio 2007, in tempo utile per l'inclusione degli interessati, a pieno titolo, nelle graduatorie permanenti, in vista delle nomine relative al prossimo anno scolastico».

Il TAR, in sostanza:

  • ha ritenuto lesiva degli interessi immediati dei ricorrenti la rimodulazione temporale dei corsi effettuata attraverso la nota prot. 2310 del 18 dicembre 2006, in quanto il differimento degli esami conclusivi si estende anche ai corsi già terminati o in via di imminente ultimazione;
  • ha motivato ampiamente la decisione, quasi anticipando un giudizio di merito, fatto inconsueto nelle procedure cautelari amministrative;
  • ha affermato che l'orientamento ministeriale espresso nella predetta nota non può trovare giustificazione nell'esigenza di evitare disparità di trattamento tra i corsisti in quanto: 1) non ci si trova in presenza di una procedura concorsuale strettamente intesa; 2) gli interessati sono destinati a confluire in una graduatoria alimentata da diversi canali di provenienza, con afflussi anche temporalmente diversificati e, comunque, rispecchianti situazioni non omogenee.

Le suddette decisioni giurisdizionali sollevano certamente notevoli perplessità e dovranno essere attentamente valutate nelle loro conseguenze concrete.

La CISL Scuola ribadisce che questo è il malaugurato e temuto risultato (sia pure non ancora definitivo) di una vicenda gestita assai malamente e superficialmente dalle amministrazioni interessate (MPI e MUR), le quali - malgrado le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali della scuola - non hanno governato il processo di avvio e di espletamento dei corsi del decreto 85/05 con il risultato di non garantire su tutto il territorio nazionale l'omogeneità e la tempestività dei tempi necessari alla loro conclusione.

Una brutta vicenda rispetto alla quale l'Amministrazione non può ora sottrarsi ad una approfondita valutazione, adottando provvedimenti adeguati.

La CISL Scuola - attenta agli sviluppi della questione a alle eventuali ripercussioni sulle procedure per l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e le successive assunzioni a tempo indeterminato e determinato - si sta attivando per verificare quale sarà l'orientamento del MPI in merito all'applicazione delle ordinanze di sospensiva.