“Qualità, benessere, sicurezza nel lavoro: prevenire si può e si deve”: dall'Assemblea Nazionale unitaria del 12.1.2007

24.01.2007 15:24
Categoria: Sicurezza sul luogo di lavoro

Questo il tema dell'Assemblea Nazionale dei "quadri e delegati CGIL-CISL-UIL" svoltasi a Roma lo scorso 12 gennaio (in occasione della quale i Sindacati Confederali hanno predisposto uno specifico documento).

Partendo dai dati ufficiali che registrano circa 1300 morti sul lavoro all'anno in Italia, si è constatato che la situazione complessiva mostra tutta la sua gravità con più di un milione di infortuni ufficiali ai quali si aggiungono circa 200.000 infortuni non denunciati a causa del "lavoro nero" o occultati sotto forma di malattia o di infortunio domestico. E a tutto ciò devono sommarsi sempre più numerose patologie, vecchie e nuove, che interessano donne e uomini per via della loro attività lavorativa, anche se scarsamente denunciate all'INAIL e ancor meno riconosciute.

L'OIL (Organizzazione Internazionale per il Lavoro) stima che in Europa le morti per malattie di origine professionale siano il quadruplo di quelle per infortuni.

La riflessione emersa in seno all'Assemblea converge nel ritenere che la salute e la sicurezza sul lavoro dipendono dalla qualità del lavoro, dal contesto lavorativo e da adeguate norme conquistate e da conquistare, ma soprattutto dalla loro costante applicazione.

Gli elementi essenziali che influiscono sulla qualità o meno del lavoro sono molteplici e su tutti occorre intervenire, tenendo conto delle caratteristiche attuali del mondo del lavoro, caratteristiche comuni per lo più ai paesi dell'Europa ma che in Italia assumono specifici connotati,  la maggior parte dei quali sono intrinseci al mondo delle imprese.

Su tutti spicca, quale caratteristica unificante i vari settori del mondo del lavoro, una deficitaria cultura della prevenzione, con problemi di educazione, informazione e di formazione, non solo dei lavoratori ma anche dei datori di lavoro, dei progettisti e delle figure professionali occupate in materia.

Coma CISL Scuola riteniamo che proprio questo sia il contesto di elezione della scuola capace di assumere, in modo sicuramente qualificante, l'ulteriore mission educativo-formativa verso i temi della salute, della sicurezza e della prevenzione nella convinzione che un buon lavoro è la base di uno sviluppo di qualità e questo è il valore aggiunto che può consentire al nostro sistema di affrontare e vincere la concorrenza internazionale, credendo nel rispetto della dignità e tutelando l'integrità psico-fisica di chi lavora.

Dal punto di vista immediatamente operativo c'è la disponibilità dello strumento della contrattazione di 2° livello che può e deve intervenire sulle concrete condizioni di lavoro, partendo dall'analisi dello specifico contesto lavorativo, analizzando i bisogni, le priorità, gli ambiti di intervento e di miglioramento, valutando le cause di infortunio, le cause di malattia lavoro-correlate e il disagio lavorativo, valorizzando le soggettività dei lavoratori e i loro  saperi.

La nuova legislatura può e deve porre, come autorevolmente richiamato dal Presidente della Repubblica, il tema della salute e sicurezza nel lavoro al centro di un'azione che non sia episodica o scollegata ma, al contrario, organica e complessiva.

In questo quadro si colloca l'elaborazione del nuovo Testo Unico di prevenzione, salute e sicurezza, le cui fasi di avvio dei lavori - frutto della sinergia tra Ministero del Lavoro e Ministero della Salute - sono un buon punto di partenza che non va sminuito bensì rafforzato nel suo iter, sia recependo in senso migliorativo le Direttive Europee che tutte le "Convenzioni OIL".

E' da registrare positivamente, infine, il rafforzamento del "Sistema informativo nazionale e territoriale per la prevenzione", da realizzare con il pieno coinvolgimento delle parti sociali a tutti  i livelli, con il fine di procedere nell'integrazione dei patrimoni informativi (Regioni, ISPELS, INAIL) una volta validati e con l'obiettivo di fornire a soggetti - istituzionali e non - informazioni utili per pianificare gli interventi preventivi di competenza, a livello aziendale e territoriale.