Inaccettabili le proposte ministeriali di riduzione degli organici docenti e ATA

18.01.2007 13:44
Categoria: Disposizioni legislative, Organico, Personale docente

Nella giornata di ieri, 17 gennaio, l'Amministrazione ha convocato le Organizzazioni Sindacali per un'informativa sugli orientamenti per attuare la riduzione degli organici docenti e ATA disposta dalla legge finanziaria. I dirigenti MPI hanno ipotizzato le seguenti riduzioni di posti.

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PERSONALE DOCENTE

14.123 posti in meno con riferimento esclusivamente all'innalzamento dello 0,4 della media nazionale del rapporto alunni/classe (5.129 nella scuola primaria, 2.884 nella scuola secondaria di primo grado, 6.110 posti nella scuola secondaria di secondo grado).

L'Amministrazione ha anticipato che sono allo studio una serie di strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati, quali:

  • per la scuola primaria, un'ulteriore riduzione dell'organico funzionale, la costituzione dei posti degli specialisti di lingua inglese a 22 ore, l'azzeramento delle compresenze nel tempo pieno;
  • per la scuola secondaria, ulteriori saturazioni delle cattedre a 18 ore, l'eliminazione delle compresenze nel tempo prolungato, l'eliminazione della distinzione degli indirizzi per la formazione delle classi prime.

Non si escludono neanche incrementi a "macchia di leopardo" dei parametri per la costituzione delle classi previsti dal D.I. 331/98 e 141/99 in tutti gli ordini di scuola.

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PERSONALE ATA

7.050 posti in meno agendo attraverso la modifica dei parametri che attualmente regolano la definizione degli organici. L'Amministrazione, in particolare, calcola per il prossimo anno scolastico una riduzione di 1.950 assistenti tecnici (circa il 10% dell'organico) 2.100 assistenti amministrativi (circa il 4% dell'organico), 3.000 collaboratori scolastici (circa il 2% dell'organico).

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La CISL Scuola, ha ribadito il proprio netto dissenso su tali interventi.

La scuola pubblica italiana non è in grado di sostenere ulteriori "aggressioni" che ne comprometterebbero complessivamente la qualità, mettendo in crisi il diritto allo studio di alunni e studenti nonché la funzionalità dei servizi.

La scelta degli strumenti per dare attuazione al complesso delle disposizioni contenute nella Finanziaria non può rimanere circoscritta ad un livello tecnico: la CISL Scuola, prtanto, ha chiesto l'urgente convocazione di un "confronto politico" con il Ministro. La richiesta è stata condivisa dalle altre Organizzazioni Sindacali.