Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola, sulla richiesta di Draghi di una scuola di qualità

10.11.2006 16:09
Categoria: Comunicati Stampa

Cogliamo con interesse la riflessione sulla scuola fatta dal Governatore Draghi e, per quanto attiene al merito delle analisi e delle considerazioni, riteniamo doverose alcune precisazioni.

I raffronti internazionali in materia di istruzione e formazione sono sempre delicati e difficili perché i sistemi sono diversi e la comparazione non può fermarsi solo ad indicatori nominali.

Per esempio, non sono facilmente comparabili i titoli che vengono rilasciati: i nostri diplomati escono da un percorso di scuola secondaria superiore quinquennale mentre in tanti paesi europei da uno quadriennale; in Germania viene annoverato tra i diplomati addirittura chi è in possesso solo di una qualifica triennale.

Anche il solito riferimento al rapporto alunni/insegnanti, su cui con troppa facilità si fa enfasi, va considerato e letto con attenzione.

Da noi questo rapporto è la risposta al pieno esercizio del diritto costituzionale all'istruzione e si deve misurare con la configurazione del nostro territorio; è anche conseguenza del modello inclusivo - cioè di civiltà - che noi perseguiamo (vedi integrazione, da 30 anni, di alunni diversamente abili accolti in classi normali).

Su una cosa concordiamo con il Governatore: sulla necessità che si trovi "unità di intenti" per affrontare le sfide che i tempi lanciano alla scuola.

Per questo auspichiamo che la "lectio magistralis" promuova quel "PATTO SOCIALE per la BUONA SCUOLA" che da tempo la CISL Scuola insistentemente chiede.

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola