Istruzione e Formazione tra autonomia, federalismo e devolution

06.06.2006 20:47

Istruzione e Formazione tra autonomia, federalismo e devolution

Inserto redazionale allegato a "Scuola e Formazione" (periodico della CISL SCUOLA), anno IX, n. 6 del 7.6.2006, inviato gratuitamente a tutti i soci.

 

Copertina Istruzione e Formazione tra autonomia, federalismo e devolution

 

PRESENTAZIONE

È fuor di dubbio che le questioni oggi maggiormente dibattute nell’ambito del nostro sistema scolastico e formativo ruotino intorno alla riforma “Moratti” e ai relativi Decreti attuativi nonché alle nuove dinamiche di governo del sistema stesso discendenti dalla legge costituzionale 3/2001 che, come è ampiamente noto, modificando il Titolo V – Parte Seconda - della Costituzione, ha disposto un nuovo riparto di competenze legislative, esclusive e concorrenti, tra Stato e Regioni.

In verità, sul tema delle riforme istituzionali maturate nella decorsa XIII Legislatura (1996/2001), la CISL SCUOLA aveva dedicato forte interesse e approfondita considerazione che avevano trovato, peraltro, esplicita menzione nelle Tesi e nella Mozione finale del Congresso Nazionale di Foligno (23-26 maggio 2001). Già da allora, infatti, era per noi chiaro che “Le riforme costituzionali e amministrative in atto impongono un’attenta analisi delle problematiche derivanti dai processi di federalismo e decentramento che diventano il nuovo quadro di riferimento istituzionale e strutturale del sistema scolasti-co e formativo. Il territorio nel suo nuovo assetto costituisce l’orizzonte dell’azione sindacale della CISL SCUOLA, sindacato sempre nazionale ma anche sempre più fortemente radicato nei diversi livelli locali” (dalla Mozione finale).

Non a caso, una delle prime iniziative promosse dall’allora Segreteria Nazionale fu proprio un Seminario di studio su “Scuola e Federalismo” (febbraio 2002), i cui Atti vennero socializzati attraverso una nostra specifica pubblicazione del successivo mese di maggio.

Questa attenzione non è venuta mai meno, anzi si è andata progressivamente rafforzando man mano che divenivano più esplicite e tangibili le possibili conseguenze sull’assetto organizzativo e funzionale del sistema scolastico e formativo per effetto della riforma del Titolo V. Evidentemente queste problematiche hanno acquisito un rilievo molto più attuale ed incisivo, foriero di forti preoccupazioni anche a causa di un’interpretazione non ancora certa e univoca della norma costituzionale, soprattutto per quanto attiene il “destino”degli attuali Istituti Professionali di Stato, che il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n.226 sul secondo ciclo non ha incluso in nessuna delle 8 tipologie liceali (e in nessuno degli Indirizzi del Liceo Tecnologico) e che non sono stati menzionati nel “fantomatico” D.M. 28. dicembre 2005 (senza numero d’ordine e non ancora comparso sulla G.U.) concernente la confluenza degli attuali istituti secondari superiori nei nuovi licei.

Nel frattempo è maturato nella XIV Legislatura un nuovo progetto di modifica costituzionale con la definitiva approvazione di un testo di legge approvato a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005.

Tra le numerosissime modifiche apportate all’intero impianto della Parte Seconda della Costituzione è stata introdotta, con un emendamento all’art. 117, la cosiddetta “devolution”che amplia notevolmente le potestà legislative esclusive delle Regioni in materia di sanità, scuola e polizia locale.

La circostanza aggiunge nuova confusione e nuove preoccupazioni a quelle già suscitate dalla precedente - ancorché limitata - modifica del titolo V.

Anche in seguito a ciò, la Segreteria Nazionale ha voluto recentemente aggiornare e approfondire le proprie riflessioni su questa complessa e controversa materia con un nuovo Seminario di studio (di cui riferiremo più avanti) a carattere prevalentemente tecnico-giuridico cui ha fatto seguito, un’analoga iniziativa maggiormente curvata sul profilo politico-istituzionale della riforma del secondo ciclo come definita dal già ricor-dato D.L.vo 226/2005. (“LA BUONA SCUOLA – la scuola per il Paese, il Paese per la scuola” Roma, Palazzo Brancaccio, 22 marzo 2006)

Sul terreno della nuova riforma costituzionale recentemente è scesa in campo anche la nostra Confederazione organizzando un apposito Corso di formazione (“Scuola e formazione tra leggi di riforma e processi concertativi”) con l’obiettivo, tra gli altri, di creare “… un momento di interazione tra centro e periferia al fine di favorire conoscenze e consapevolezze sulle problematiche del decentramento e del federalismo, sui processi di riforma del sistema d’istruzione e formazione, sull’intreccio tra politiche della formazione e politiche del welfare, sulla concertazione”.

Per la CISL SCUOLA, coinvolta sia nella fase di progettazione che di realizzazione dell’iniziativa, si è trattato anche di un’occasione per “fare il punto” sull’attuale stato del dibattito sulla materia e per farne oggetto di una documentata “informativa” alle Strutture e agli Organi statutari dell’Organizzazione.

La presente pubblicazione raccoglie, pertanto, i contenuti della relazione tenuta da Mario Guglietti, ed è integrata da alcune pregevoli, chiare ed incisive Schede di lettura curate da Stefano Colotto e da lui utilizzate e illustrate nella sua relazione allo stesso Corso, nonché da un intervento di Giancarlo Cappello che, ragionando intorno all’autonomia scolastica, ha riferito con puntuale ed esaustiva sintesi gli esiti del recente Seminario della CISL SCUOLA cui si è fatto precedentemente cenno.

Vengono riportate, inoltre, le relazioni tenute rispettivamente da Sergio Auriemma (Stato, Regioni e Scuole:un circuito ordinamentale da costruire) e da Gian Candido De Martin (La parabola dell’autonomia scolastica) che han-no fornito al Seminario della CISL SCUOLA un apprezzatocontributo di alto profilo giuridico e istituzionale.

La pubblicazione è inoltre arricchita da un’intervista al Presidente Emerito Oscar Luigi Scalfaro, riportata nel testo di Guido Dell’Aquila “La mia Costituzione: dalla Costituente ai tentativi di riforma” – Passigli Editore – previa autorizzazione del Presidente stesso cui va il nostro defe-rente ringraziamento.

Nel frattempo, com’è noto, sono maturate le condizioni politiche e procedurali di richiesta, in base all’art. 138 della Costituzione, del referendum popolare indetto per il 25 e 26 giugno 2006, rispetto al quale sia la CISL che la CISL SCUOLA hanno preso netta posizione per il “NO”, formalizzata nei rispettivi organi statutari.

Al fine di rendere immediatamente esplicite e motivate le ragioni del nostro “NO”, riportiamo in apertura uno stralcio dell’intervento di Raffale Bonanni, Segretario Generale della CISL, al Consiglio Generale Confederale del 25 aprile u.s. e l’o.d.g. approvato all’unanimità dal Consiglio Generale della CISL SCUOLA dell’11 e 12 maggio ultimo scorso .

 

La Segreteria Nazionale

Files:
cislscuola_cop09.jpg108 K